La pelle oltre la pelle secondo l’incubatore Audeladucuir

La pelle oltre la pelle secondo l’incubatore Audeladucuir

L’acronimo è ADC. Il nome per esteso è Audeladucuir. La pelle oltre la pelle. È l’incubatore francese delle imprese della filiera della pelle. Ed è la dimostrazione (l’ennesima) che vale (assolutamente) la pena investire in chi cerca nuove soluzioni per declinarla in accessori impatto innovativo.

Storia
La nascita di ADC risale al 2009, da un’idea di CNC (Conseil National du Cuir) e FFC (Fédération Française de la Chaussure). Fino a al 2012 si chiamava Cuir & Création by CTC. Obiettivo: “Consentire ai creativi di realizzare concretamente le proprie idee. E supportarli nella ricerca di consigli, materiali, partner e finanziamenti” spiega online il suo presidente, Régis Feuillet.

Selezione
ADC, per il 2020, ha selezionato 5 progetti che chiedevano di poter far parte della rete dell’associazione per essere supportati nei primi anni di attività. Sono il marchio di pelletteria Louvreuse e quattro brand calzaturieri. Nell’ordine. My Choupi Chouz: scarpe con tacchi intercambiabili. OTH: sneaker unisex con suole realizzate con pneumatici riciclati. Umòja: sneaker in tessuti africani e materiali innovativi come la corteccia degli alberi. Timothée Paris: scarpe da uomo di fascia alta realizzate con pellami italiani.

Supporto
Per tutto il 2020, questi marchi riceveranno da ADC assistenza durante i workshop sulle collezioni. Ma usufruiranno anche di incontri individuali sui temi principali dello sviluppo del business. Per esempio: direzione artistica, produzione, comunicazione, strategia digitale, marketing, strategia commerciale. Inoltre, beneficeranno di sostegno finanziario e avranno a disposizione uno showroom a Parigi. (mv)

Immagine tratta da audeladucuir.com

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