Falsi negozi e parallelo: vittoria legale per Fendi in Cina

Falsi negozi e parallelo: vittoria legale per Fendi in Cina

Nuova vittoria legale per un marchio occidentale, Fendi in questo caso, a Pechino. Le società cinesi Capital Outlets Commercial Development e Shanghai Yilang International Trade sono state condannate dal Tribunale di Shanghai per violazione del marchio e concorrenza illecita. Oggetto: una causa intentata da Fendi che otterrà un risarcimento di 54.000 dollari.

Il casus belli

La controversia è iniziata nel 2016, quando Fendi ha scoperto che le due società vendevano suoi accessori importati parallelamente dalla Francia. E che lo facevano all’interno di negozi con insegne e imballaggi della griffe romana. Secondo l’accusa, il cliente cinese che entrava in questi negozi credeva di essere in un punto vendita del marchio. La difesa, come sottolinea Business of Fashion, ha sostenuto che tutto era in regola. In altre parole: quelli in vendita erano “prodotti legittimi” sotto la tutela dei marchi legalmente ottenuti e registrati.

 

 

Vittoria legale per Fendi

Già nel 2018, la Corte Superiore del Popolo di Shanghai aveva dato ragione al marchio controllato da LVMH, In pratica, aveva deciso che l’uso del logo Fendi sulle insegne dei negozi e sulle confezioni era fuorviante per i consumatori. Ora è arrivata la vittoria legale. Il Tribunale di Shanghai ha condannato le società Capital Outlets Commercial Development e Shanghai Yilang International Trade ordinando loro di pagare 350.000 yuan (54.000 dollari) a Fendi a risarcimento del danno subito. (mv)

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