La crisi internazionale ha riattizzato il problema container

La crisi internazionale ha riattizzato il problema container

Problema container risolto? Tutt’altro. I segnali di un ritorno alla normalità sul fronte del noleggio dei grandi contenitori per i trasporti di merci sono rimasti tali. I costi hanno ripreso a salire in maniera esponenziale e i tempi di consegna a rallentare. Gli operatori temono che il problema possa durare a lungo, senza considerare che la situazione rischia di mettere fuori mercato i prodotti italiani.

Problema container risolto? Tutt’altro

“In questi giorni siamo tutti, giustamente, attenti alla guerra – dice a il Sole 24 Ore Lorenzo Zurino, presidente del Forum italiano dell’export –. La guerra ha portato una perdita secca nell’export del made in Italy di 7,7 miliardi in Russia e circa 3,5 miliardi in Ucraina. Bisogna, però, anche rilevare che si sta registrando un costo talmente alto del nolo container, iniziato prima del conflitto, che oggi i nostri prodotti sono fuori mercato”. Le rotte sui rincari che pesano maggiormente sono quelle verso l’Australia e gli Stati Uniti. Un incremento iniziato nel pieno della pandemia, che sembrava aver avuto una battuta d’arresto, ed invece ora è ripreso.

 

 

Di nuovo in salita

Il costo del noleggio dei cargo ha così raggiunto il +400-500% verso il Far East e +30-40% su quelle Nord-Sud. Su La Conceria n. 2 Paolo Bosso, responsabile di Informazioni Marittime, collaboratore de Il Post e Il Tascabile, spiega che “la logistica delle lunghe distanze, quella che rappresenta l’infrastruttura dell’economia globalizzata, è cambiata dopo la pandemia. Alcune criticità sono nuove, ma altre sono croniche, come la mancanza di container e autotrasportatori, fondamentali per il movimento della merce nell’ultimo miglio”. Quel miglioramento che sembrava alle porte, in realtà, è rimasto fuori.

A rischio il made in Italy

Ora Zurino traduce concretamente questi incrementi. Ad esempio, lo stop alle importazioni di olio d’oliva da parte di un cliente australiano: era abituato a pagare 10.000 euro di rata di noleggio del container e ora dovrebbe pagarne 19.000, praticamente il doppio. Molte sono, però, le rate che stanno conoscendo incrementi di questa portata e che, poco alla volta, scoraggiano gli importatori. Gli operatori di trasporti assicurano che tutto rientrerà nella seconda metà del 2022, ma la preoccupazione è grande. (art)

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