Per Pittarosso il concordato con riserva, Corneliani vede i 60 mln

Per Pittarosso il concordato con riserva, Corneliani vede i 60 mln

Pittarosso e Corneliani sulla strada del rilancio. Il primo ottiene l’ok alla richiesta di concordato con riserva. Il secondo si presenta a Milano con la collezione disegnata da Paul Surridge e, soprattutto, con interessanti prospettive di bilancio.

Le vicende di Pittarosso

Pittarosso ha incassato dal Tribunale di Padova prima il no al concordato con continuità aziendale per la procedura aperta nel 2020. Ora il sì al concordato con riserva. La catena di negozi di scarpe controllata dal fondo inglese Lion Capital ha vissuto un buon 2021, dopo l’orribile 2020. All’inizio del mese di giugno, dicevamo, il Tribunale di Padova ha respinto la proposta di concordato pieno con continuità aziendale. L’azienda non si è persa d’animo. Ha rifiutato altre strade percorribili, come l’amministrazione straordinaria o le procedure fallimentari. E, facendo leva sui conti del 2021, ha ripresentato una nuova richiesta di ammissione al concordato (questa volta con riserva), accolta dal Tribunale di Padova. Il progetto, si legge nel sito uiltucs.it, si basa sul positivo andamento della rete vendita nel 2021 e nei primi mesi del 2022. La nuova istanza non presenta modifiche rispetto al piano industriale già presentato: non si prevedono chiusure di punti vendita e tagli del personale. Secondo quanto riporta Nord Est Economia, Pittarosso avrà tempo fino al 5 settembre per presentare la proposta ai creditori.

 

 

Corneliani è più avanti

È decisamente in una fase più avanzata il rilancio di Corneliani. Giorgio Brandazza, CEO del marchio, stima con il Sole 24 Ore di poter chiudere il 2022 a 60 milioni di euro di ricavi, “con relativi effetti sull’occupazione”. Gli ordini per la collezione autunno-inverno 2022/2023 sono cresciuti del 45% e una percentuale di incremento simile viene prevista per la collezione della stagione successiva, presentata a Milano e firmata Paul Surridge. Stati Uniti ed Europa i mercati più effervescenti, con Brandazza che pensa già agli accessori per sviluppare brand e ricavi. (mv)

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