Dialogo #2: domani spazio all’eredità culturale del made in Italy

Dialogo #2: domani spazio all’eredità culturale del made in Italy

Il ciclo di incontri, iniziato la scorsa settimana, si intitola “Sulla nostra Pelle. Dialoghi sulla Bellezza”. Fa parte del Master in Fashion Studies dell’Università La Sapienza, sostenuto da UNIC – Concerie Italiane, che lo organizza in collaborazione con il quotidiano Il Foglio. Domani (giovedì 8 aprile 2021) alle ore 16 va in scena, rigorosamente online e in lingua inglese, il Dialogo #2. Tema (particolarmente trasversale): l’eredità culturale del made in Italy.

Sulla nostra Pelle. Dialoghi sulla Bellezza

L’obiettivo macro dei Dialoghi sulla Bellezza è, come scrivono gli organizzatori, “esplorare la natura trasversale del made in Italy e della manifattura italiana”. In altre parole, quella “dei suoi uomini e delle loro straordinarie capacità di accorpare, mescolare, sovrapporre arte, artigianato, cultura e imprenditoria”.

 

 

L’eredità culturale del made in Italy

Il titolo del Dialogo #2 è (davvero) tutto un programma: “Che cosa c’entra la Regina Elisabetta con Pompei e la Silicon Valley? Connessioni (im)possibili di moda”. Relatori saranno Paolo Amato, presidente della maison di pelletteria Leu Locati, e il direttore di Assocalzaturifici, Tommaso Cancellara. Con loro ci sarà Michele Lupi, Men’s collection visionary del gruppo Tod’s. Introdurranno l’incontro Romana Andò, coordinatrice del corso di Laurea Magistrale/Master in Fashion Studies, e Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC. L’associazione (tornando a uno dei riferimenti del titolo) “sta sostenendo il restauro della straordinaria conceria della Regio I”. Cioè, “il più grande impianto artigianale per la lavorazione delle pelli rinvenuto nel parco Archeologico di Pompei”. Modererà l’incontro la professoressa Fabiana Giacomotti.

Link di partecipazione e programma

Per partecipare al Dialogo #2 occorre iscriversi cliccando qui. Il #3 è in programma il 22 aprile e metterà sotto i riflettori il tema della sostenibilità. Il 6 e il 20 maggio, invece, si esplorerà la dimensione dei materiali fashion in relazione al grande cinema e al design.

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