Da Pitti a Milano Unica: si torna in presenza anche a Milano

Da Pitti a Milano Unica: si torna in presenza anche a Milano

Da Firenze a Milano. Da Pitti a Milano Unica. Le fiere in presenza tornano a riempire i calendari della moda. Se Pitti è stato il primo salone fashion a tornare in presenza, Milano Unica sarà il primo evento fisico di settore a riaprire gli stand a Fieramilano Rho. Un passaggio di testimone che suona come il preludio di quanto accadrà nella seconda metà di settembre, quando arriverà il momento delle fiere accomunate dall’hashtag #RestartTogether.

Da Pitti a Milano Unica

Pitti Uomo (a destra nella foto) e Pitti Bimbo, svolti alla Fortezza da Basso di Firenze dal 30 giugno al 2 luglio, hanno attirato intorno ai 6.000 operatori, di cui 4.000 buyer. Di questi, circa il 30% è arrivato dall’estero. Quasi 500 gli espositori complessivi dei due saloni definiti dalla maggioranza come quelli “della ripartenza” del settore moda. Un riavvio che, domani (6 luglio 2021) affronta lo step successivo a Fieramilano dove, alle 11, è in programma l’inaugurazione dell’edizione numero 33 di Milano Unica (foto a sinistra). L’evento dura due giorni (si chiude mercoledì 7 luglio) e ospita 270 espositori. In altre parole, il 27% in più rispetto all’edizione di settembre 2020. 224 sono italiane, 46 straniere. In mostra le collezioni per la stagione invernale 2022-2023.

Il bilancio di Pitti

Pitti evidenzia come, oltre ai visitatori europei, siano arrivati buyer da Stati Uniti (Bergdorf Goodman e Neiman Marcus, su tutti), Canada e Turchia. Non solo: erano presenti anche i rappresentanti europei dei principali department store e retailer di Cina, Hong Kong, Giappone e Corea. “Questo Pitti post Covid a cui abbiamo partecipato aveva un valore particolarmente simbolico” commenta Ciro Nevano del calzaturificio Calpierre. “È stato importante per intercettare le tendenze e gli umori del settore. C’è voglia di ripartenza ma non sappiamo ancora né quando e né come”.

Voglia di incontro e di colore

“Abbiamo visto tanta voglia di incontro, di contatto e di colore. Ci siamo un po’ tutti stufati di vendere e comprare attraverso un video. E se la quantità dei visitatori è diminuita rispetto alle passate edizioni, come atteso, la qualità si è alzata molto. Ha visitato Pitti solo chi era realmente interessato” è il pensiero di Katia Maritan, che con il fratello Gabriele gestisce il calzaturificio Maritan. Diversi espositori hanno dato a Pitti una valenza di metronomo per la presentazione delle collezioni e inizio campagna vendite. Senza la manifestazione fiorentina, le aziende sarebbero rimaste disorientate. (mv)

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