Disavventura turca per la scarpa marchigiana (ma è finita bene)

Disavventura turca per la scarpa marchigiana (ma è finita bene)

Disavventura turca per la scarpa marchigiana. Una ventina di aziende calzaturiere delle Marche, in prevalenza del Fermano (con il sostegno di Camera di Commercio Marche), ha organizzato una missione commerciale a Istanbul. In altre parole: i calzaturifici hanno invitato presso il WOW Hotel e il Gonen Hotel della capitale turca alcuni buyer russi. Tutto ciò, nelle vicinanze e  in concomitanza con la fiera Aymod (30 settembre / 3 ottobre). Ma le autorità locali hanno bloccato i loro campionari in dogana, perché l’iniziativa avrebbe violato le normative turche. La disavventura, fortunatamente, ha trovato soluzione nel tardo pomeriggio di ieri (1° ottobre 2020) con i calzaturifici marchigiani che hanno potuto esporre all’interno della fiera.

Disavventura turca per la scarpa marchigiana

“In tutto il mondo è consentito invitare clienti in hotel per mostrargli i prodotti, anche in concomitanza di un evento fieristico istituzionale. In Turchia, mi ha spiegato Abdul Sabur Endican, presidente di TASD (l’Associazione Turca dei Produttori di Calzature, ndr), ciò non è permesso” racconta Annarita Pilotti, titolare di Loriblu e responsabile della delegazione. Le autorità turche erano state (evidentemente) allertate dell’iniziativa italiana e hanno bloccato i campionari delle aziende marchigiane. Così ieri, una volta arrivati in hotel, i calzaturieri non hanno potuto mostrare le scarpe ai clienti russi presenti. Dopo alcune ore di trattative, è arrivato l’accordo. “I turchi ci hanno offerto la possibilità di poter esporre in fiera. E così abbiamo fatto” afferma Pilotti. Una volta pagato lo spazio espositivo, gli organizzatori hanno allestito gli stand. “Oggi siamo ad Aymod con i buyer russi e devo dire che l’accoglienza turca è stata formidabile” conclude l’imprenditrice marchigiana.

 

 

Le scuse turche

Stamani la stampa turca ha pubblicato articoli molto offensivi nei confronti degli operatori italiani, enfatizzando il fatto che “avrebbero voluto organizzare una fiera illegale”. Lo fanno citando parole, molto dure, dello stesso Abdulsabur Endican, il quale è stato messo al corrente dell’accaduto dalla stessa Pilotti. “Dobbiamo scusarci – ci ha dichiarato telefonicamente il presidente TASD -. La stampa turca ha interpretato male le mie parole. Invieremo oggi, prima possibile, un comunicato stampa per la rettifica degli articoli. Per scusarci, stasera tutti gli espositori italiani saranno nostri graditi ospiti”. Incidente diplomatico risolto, dunque, al punto che, secondo Annarita Pilotti, dalla disavventura potrebbe nascere una futura collaborazione.

Sessanta clienti

“Sono circa 60 i clienti russi che avevamo invitato e che oggi ci hanno visitato all’interno di Aymod” afferma Valentino Fenni, presidente della Sezione Calzatura di Confindustria Centro Adriatico. “Devo dire che i risultati ci sono, sempre considerando tutte le problematiche attuali. Ieri siamo stati tutti in fibrillazione per questa vicenda che alla luce dei fatti si è conclusa positivamente” afferma l’imprenditore marchigiano. (mv)

Per le foto si ringrazia Loriblu e Marino Fabiani

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