Mipel, per la borsa investire è l’unico antidoto alla crisi

Mipel, per la borsa investire è l’unico antidoto alla crisi

Investire, ognuno in base alle proprie possibilità: sembra questa la risposta al Coronavirus, questo l’unico antidoto alla crisi. Essere presenti al Mipel è già un investimento per molte aziende. Il mercato è in via di polarizzazione: il lusso e la fascia alta sono controllati dalle griffe, mentre il segmento medio si riduce ed è sempre più sottile. La fascia bassa rimane appannaggio delle produzioni asiatiche.

L’unico antidoto alla crisi

“Il lockdown ci ha penalizzato parecchio – affermano Lauro Alessandrini e il figlio Daniel della Pelletteria Avorio –, perché avevamo sviluppato una strategia per essere più presenti nelle località turistiche. Ora stiamo cercando di recuperare il possibile, ma è molto complicato nella nostra fascia di mercato, quella media-economica, che vede quasi il monopolio delle produzioni cinesi”. Non solo quelle “di importazione”, chiariscono, “ma soprattutto quelle realizzate in Italia”. L’obiettivo, adesso, è la duttilità: “Soluzioni? Non ne abbiamo – dicono –. Cerchiamo di cogliere tutte le opportunità di vendita e questo spiega la nostra presenza al Mipel, dove abbiamo aumentato anche la superficie espositiva. Riscontri? Sicuramente migliori rispetto a quelli che avrei avuto stando a casa”.

 

 

Il retail

Anna Virgili ha invece deciso di puntare al retail, e alla Francia in particolare, per superare la crisi “Entro l’anno apriremo a Annecy e Dubai due store monomarca. Abbiamo in programma diverse aperture in franchising in Francia, valutiamo il Belgio e guardiamo al Giappone. E investiremo sul digitale”, ci dice Alessandro Gaetani, il primo figlio di Ermanno, titolare dell’azienda di famiglia. Anna Virgili ha investito anche realizzando una seconda linea di borse, più dinamica e sportiva, e soprattutto punta sullo sviluppo delle calzature. La produzione delle borse viene realizzata in Toscana, Marche e Abruzzo. Le calzature nelle Marche. “Le vendite nei negozi post lockdown sono andate bene. Il nostro obiettivo è chiudere l’anno con un calo del 10% – afferma Alessandro –. Mipel? Ci siamo e ci saremo. La piega che abbiamo preso tutti verso il digitale, non è il massimo. Avvantaggia pochi”. (mv)

Foto Imagoeconomica

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