Nice Footwear: dal delisting alle prossime, imminenti, acquisizioni

Nice Footwear: dal delisting alle prossime, imminenti, acquisizioni

Più aziende, più capitali, meno sneaker. Tre punti focali, tre linee strategiche lungo le quali vuole crescere Nice Footwear dopo l’uscita dalla Borsa. L’obiettivo è quello di creare un polo produttivo a servizio del lusso, sulla scia delle realtà che sono cresciute negli ultimi anni. Dopo l’acquisizione di Favaro Calzature e della pelletteria Emmegi, infatti, sono in programma almeno altre due operazioni entro il 2023. Ad aprile, la società, sulla quale ha investito Palladio Holding attraverso la Holding Stilosa, chiuderà l’esercizio superando i 40 milioni di euro, rispetto ai 32,8 milioni del precedente.

Il delisting

Bruno Conterno ha rilevato Nice Footwear nel 2004. L’ha ristrutturata, tirata a lucido e trasformata in un’azienda di successo. Lo scorso 10 febbraio si è conclusa con successo l’Offerta Pubblica di Acquisto con l’obiettivo delisting. A promuoverla, di concerto con Nice Company, è stata Holding Stilosa, società interamente controllata da Palladio Holding che è “divenuta titolare del 51% del relativo capitale sociale mentre il restante 49% è rimasto di titolarità di Bruno Conterno, attraverso Nice Company”, si legge in una nota. Grazie all’apporto di capitale, Palladio garantirà a Nice la forza finanziaria per sostenere il progetto di crescita.

 

 

Il polo produttivo a servizio del lusso

L’obiettivo, ora, è formare un polo al servizio del luxury fashion, attraverso l’aggregazione di realtà artigiane. Dopo l’arrivo di Favaro Manifattura Calzaturiera (giugno 2021) e della pelletteria Emmegi (gennaio 2022) sono previste nuove acquisizioni. Attualmente Nice Footwear ha un portafoglio licenze composto da Avirex, Ellesse, G-Star RAW, Lyle & Scott.

Meno sneaker, più lusso

Conterno spiega al Corriere della Sera anche il radicale cambiamento nella strategia dell’azienda padovana. La produzione di sneaker, che generava l’80% dei ricavi, scenderà progressivamente al 50%. L’altro 50% sarà occupato dalla produzione di calzature e borse di lusso che, dunque, crescerà sensibilmente nei prossimi anni. Non a caso, le ultime acquisizioni (e probabilmente anche le prossime) vanno in questa direzione. Nice Footwear chiuderà ad aprile il bilancio dell’esercizio 2022-2023 con ricavi superiori a 40 milioni di euro (rispetto ai 32,8 del precedente esercizio) e un margine lordo intorno al 10%. (mv)

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