Marche, per ITS SMART lavoro nella scarpa c’è: mancano i giovani

Marche, per ITS SMART lavoro nella scarpa c’è: mancano i giovani

I calzaturifici marchigiani sono in crisi. Di conseguenza, i ragazzi che si iscrivono ai corsi per il sistema moda diminuiscono. Sembra logico, ma non lo è. Il paradosso è che per ITS SMART lavoro nella scarpa c’è: ora servono giovani da inserire. D’altronde, ne vale la pena. In dieci anni, dai corsi ITS SMART, con sedi a Fermo e Civitanova Marche, sono usciti oltre 200 diplomati: l’85% lavora nel settore di riferimento. Altri 75 studenti sono in formazione e diversi di loro già lavorano stabilmente in seguito a contratti di apprendistato in alta formazione.

Per ITS SMART lavoro nella scarpa c’è

“Nel distretto marchigiano, l’appeal della calzatura nei giovani è sceso negli ultimi anni. Si sente parlare solo di crisi. Il giovane non vede un futuro in un settore che non sta attraversando un buon momento – conferma Daniele Trasatti, segretario dell’ITS SMART –. I nostri corsi raggiungono sempre il numero minimo stabilito, attualmente 25. Anni fa occorreva fare una selezione iniziale, perché il numero delle iscrizioni era più alto. Negli ultimi anni questa selezione non c’è quasi più”. La situazione è paradossale, dicevamo. “Dall’altro lato però abbiamo le imprese calzaturiere che cercano disperatamente nuove figure da inserire nel loro organico – continua –. E richiedono diversi profili, specialmente quelli riguardanti l’innovazione di prodotto e di processo. Pensiamo alle aziende che magari hanno investito nell’ambito di Industria 4.0, hanno acquistato macchinari innovativi ma oggi hanno bisogno dell’operatore che sappia farli funzionare sfruttando tutte le loro potenzialità”.

La proposta formativa

Attualmente ITS SMART propone a Fermo i corsi biennali per tecnico superiore della produzione, qualità ed innovazione nel sistema moda: è avviata la seconda annualità per 20 studenti. A Civitanova Marche, invece, c’è il percorso per tecnico superiore marketing e web strategy per l’internazionalizzazione nel settore moda: è attiva la prima annualità con 30 studenti, mentre altri 19 (oltre a 4 uditori) stanno sostenendo l’esame finale. Nel corso degli anni sono ormai centinaia le aziende che hanno ospitato studenti in tirocinio. Numerose sono quelle che hanno assunto i diplomati. L’attrattività dei corsi ha richiamato anche studenti provenienti da diverse parti d’Italia. Ma tutto ciò, compresa l’elevata occupabilità, non basta per attirare i giovani. “Evidentemente pesa ancora il retaggio culturale di un ambiente di lavoro malsano e poco stimolante” conclude Trasatti. (mv)

Foto da account Facebook de ITS SMART

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