Accelerare il rilancio, ridurre le perdite: ci riuscirà Trussardi?

Accelerare il rilancio, ridurre le perdite: ci riuscirà Trussardi?

Accelerare il rilancio. Più che un obiettivo, per Trussardi è una necessità. Ma non sarà certo un compito facile quello a cui è chiamata Maela Mandelli, CEO della griffe dal 29 luglio scorso. Non sarà facile visto l’andamento negativo degli ultimi anni. Perdita di 7,4 milioni di euro nel 2016, di 30,6 milioni nel 2017 e di 29,9 milioni nel 2018. E anche il 2019 non sembra destinato a virare verso territori di positività.

Il 2018
Il 2018 di Trussardi è stato in linea con l’esercizio precedente. Oltre al consolidamento della perdita, come evidenzia Business Insider, il valore della produzione è stato di 23,7 milioni, in leggera flessione rispetto ai 24,2 dell’anno precedente. “Il percorso di riorganizzazione, riposizionamento e rilancio del marchio intrapreso negli anni passati e che aveva portato alla definizione del piano strategico 2015-2020, successivamente aggiornato al 2018-2022, non ha visto i risultati attesi nelle performance economiche, finanziarie e patrimoniali consuntive”. Così si legge nella relazione che accompagna il bilancio della griffe, passata nel febbraio scorso sotto il controllo di QuattroR. La società di gestione del risparmio possiede una quota del 70% del gruppo. Il restante 30% è in mano al presidente, Tomaso Trussardi. La prima azione di Quattro R è stata quella di iniettare liquidità per 48,5 milioni di euro per coprire le perdite.

La liquidità
Sempre secondo Business Insider, a usufruire della nuova liquidità è stata soprattutto la controllata TRS Evolution. Si tratta del polo produttivo e distributivo del brand per abbigliamento e accessori. La società è, infatti, licenziataria per abbigliamento e pelletteria dei marchi Trussardi e Trussardi Jeans. In particolare, TRS Evolution avrebbe rinegoziato il debito bancario da 51,5 milioni.

Il 2019
Il 2019 di Trussardi come si presenta? Con “indicatori negativi” si legge nella relazione della società. La previsione è quella “nel medio periodo, di un ritorno graduale a risultati positivi con un miglioramento degli indicatori ancorché negativi nel 2019”. Il piano di rilancio di Trussardi vuole dare “una dimensione internazionale a un marchio storico italiano, rafforzandone il posizionamento e la visibilità”. Ma anche, fare “leva sulle brand extension”, come aveva comunicato il gruppo. Il primo obiettivo di Maela Mandelli, dunque, è il riposizionamento del marchio in Italia ed Europa, poi si passerà all’Asia. (mv)

Immagini tratte da trussardi.com

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