Archiviato il bilancio, cosa vuole ora Capri Holdings da Versace

Archiviato il bilancio, cosa vuole ora Capri Holdings da Versace

Che cosa s’aspetta Capri Holdings da Versace? Che il brand italiano si posizioni come azienda leader nella pelletteria di lusso. Come? Crescendo in Asia e riducendo dal 50 al 40% il fatturato dei prodotti maschili a favore di quelli femminili (che offrono maggiori margini). Poi snellendo le attività wholesale, ma senza aumentare (di nuovo) i prezzi. Lo ha detto il CEO John Idol, che dimostra idee chiare su come far arrivare Versace a 2 miliardi. Il brand nell’esercizio fiscale terminato lo scorso primo aprile ha toccato quota 1,1 miliardi di dollari. Nel bilancio di Capri Holding, intanto, pesa un ultimo trimestre (gennaio-marzo 2023) difficile.

Pelletteria +40%

Nell’esercizio fiscale aprile 2022-marzo 2023, i ricavi di Versace sono cresciuti del 14% a valuta costante. Nella conference call con gli analisti, Idol ha rivelato: “Gli accessori da donna (che possiamo tradurre con pelletteria ndr) sono stati la categoria con le migliori prestazioni. Le vendite al dettaglio sono cresciute di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Stiamo compiendo progressi significativi nel nostro obiettivo di posizionare Versace come azienda leader nella pelletteria di lusso”. Il manager ha affermato di vedere “un enorme potenziale di crescita in Asia, poiché Versace è ancora poco presente rispetto ai competitor”.

 

 

Cosa vuole Capri Holdings da Versace

Per il prossimo esercizio (aprile 2023-marzo 2024), Idol pensa che Versace arrivi a 1,2 miliardi di dollari di vendite, +8%. Ma ci sarà una falsa partenza, perché il CEO nel primo trimestre prevede una riduzione delle entrate di circa l’11%. “Ma poi Versace tornerà a crescere ogni trimestre” rassicura Idol che ribadisce l’obiettivo di arrivare “ad almeno 2 miliardi di entrate nel tempo”. Il manager ha citato il grande successo della collezione Fendace. E ha rivelato le prossime strategie: ridurre il peso del fatturato dei prodotti uomo dal 50 al 40% per puntare sui prodotti donna (che hanno un margine migliore), in particolare la pelletteria. No a nuovi aumenti dei prezzi e sì ad una riduzione del commercio all’ingrosso per premiare il retail diretto.

Il bilancio

A proposito dei brand controllati da Capri Holdings, i ricavi della pelletteria donna sono saliti di oltre il 20% in Jimmy Choo e a cifre basse in Michael Kors. Bene anche le calzature di tutti i marchi. “Le vendite retail delle scarpe da donna sono aumentate a due cifre basse per Versace e Michael Kors e alte cifre singole alte per Jimmy Choo” ha spiegato Idol. Le calzature da cerimonia hanno invece trainato il business di Jimmy Choo che ha raggiunto il record di fatturato annuo a 633 milioni di dollari, +13% a cambi costanti. Il fatturato complessivo di Capri Holdings è stato 1,335 miliardi di dollari: vale il -10,5% rispetto allo scorso anno, che però aveva una settimana in più (53 settimane contro 52). Il bilancio si è chiuso con una perdita netta di 34 milioni rispetto all’utile di 81 milioni del precedente esercizio. (mv)

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