Assoluzione Dolce & Gabbana: ecco la motivazione

Dolce e Gabbana hanno sfruttato le opportunità offerte dal mercato o da una più conveniente legislazione fiscale. E questo non costituisce reato. Lo sottolinea la Cassazione, nelle motivazioni dell’assoluzione in terzo (e ultimo) grado depositate a un anno dalla sentenza, datata ottobre 2014. L’accusa era di aver evaso tasse su un giro d’affari pari a circa 200 milioni di euro, spostando fittiziamente in Lussemburgo, nel 2004, la sede della loro società. La Cassazione si è espressa dicendo che “il vantaggio fiscale è indebito se è ottenuto attraverso situazioni non aderenti alla realtà, di puro artificio che rendono conseguentemente indebito il vantaggio fiscale”. Non è stato il caso di Dolce & Gabbana. (mv)

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