Gli errori da evitare per i brand alla conquista della Cina

Gli errori da evitare per i brand alla conquista della Cina

Tutti i brand stanno elaborando piani e strategie per conquistare la Cina. D’altronde è un mercato vitale per molti, se non per tutti. Ma ci sono errori da evitare, piuttosto “comuni, nel processo di penetrazione della Repubblica Popolare, ammoniscono esperti e addetti ai lavori. Solo pochi marchi sono nelle condizioni di pazientare prima di vedere i risultati dei propri investimenti. La maggior parte li vuole subito, anche alla luce dell’evoluzione della pandemia. Ma non è così facile. E non ci sono solo i brand stranieri.

Errori da evitare

L’errore principale è quello di credere che in Cina non ci siano molti clienti così esperti e avanzati. Lo spiega dalle colonne di Jing Daily Daniel Langer, CEO di Équité, società di consulenza per i marchi di lusso. “I manager delle griffe occidentali hanno pregiudizi e idee sbagliate su ciò che vogliono i clienti cinesi – sono le sue parole –. Molti pensano, erroneamente, che i consumatori cinesi siano tutti incentrati sullo status e che presentare un grande logo sia ciò che li attirerà”. Viceversa Langer spiega che per conquistare la Cina un marchio “deve diventare un grande narratore”. In questa ottica “molti brand del lusso tendono a fallire miseramente”.

 

 

Le 12 mosse

La stessa testata indica le 12 mosse che le griffe dovrebbero fare per sviluppare la loro presenza in Cina. Al primo posto, c’è “completare la trasformazione digitale”. Poi occorre stabilire la reputazione del marchio. Tom Griffiths è il direttore commerciale dell’agenzia VERB China, che vanta clienti come Alexa Chung e Jimmy Choo (nel riquadro, un suo recente post “cinese” su Instagram). Ritiene che concentrarsi sulla rilevanza del marchio in Cina, invece che all’estero, sarà vitale per il successo nel 2021. Secondo lo stesso Griffiths, entro il 2023 ci sarà anche un marchio di lusso cinese a competere a livello globale. A quel punto sarà molto difficile, e alquanto dispendioso, per un nuovo brand approcciare il mercato cinese: l’asticella della concorrenza sarà salita vistosamente. Insomma Cina sì, ma non per tutti. (mv)

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