Il lusso è l’unico segmento green e redditizio, dice Rosso (OTB)

Il lusso è l’unico segmento green e redditizio, dice Rosso (OTB)

Il lusso, l’unico segmento dove è possibile praticare la sostenibilità tutelando la marginalità. Non solo: le acquisizioni, l’IPO e il reshoring di Diesel. Renzo Rosso (nella foto) è il fondatore e presidente di OTB, gruppo che controlla i marchi Diesel, Margiela, Viktor & Rolf, Marni e Jil Sander. Durante il Greentech Festival di Berlino si è visto riconoscere lo “Special Prize Italy”. E nel suo intervento ha chiesto alla politica di introdurre leggi più severe sulla sostenibilità e chiudere le porte al greenwashing.

Un progetto totale

“La sostenibilità è un progetto totale”, afferma Rosso a Fashion United. Un messaggio destinato ai brand che fanno della sostenibilità un affare di marketing e non di processo industriale. Per Rosso la tecnologia aiuta a risparmiare sui costi e a produrre in maniera efficiente. L’imprenditore cita l’esempio dei campioni indossati da avatar da mostrare ai clienti, in modo che “il prodotto si realizzi su ordinazione. Di solito – spiega – il 20/30% di una collezione non si vende e va smaltito. Utilizzando questa tecnologia, possiamo evitare gli sprechi e produrre meno”.

 

 

L’unico segmento dove è possibile

Sostenibilità è anche controllare la filiera produttiva. “Facciamo molto anche in termini di sostenibilità sociale – continua Rosso –. Controlliamo tutti i nostri fornitori, vogliamo vedere le condizioni in cui lavorano i dipendenti e conoscere gli stipendi che vengono pagati. I nostri fornitori devono riflettere i valori e la mentalità di OTB”. L’imprenditore veneto declina la sostenibilità anche per le acquisizioni. Con una frase molto significativa: “Sono interessato solo al settore del lusso perché è il migliore per esprimere la sostenibilità e i margini sono più elevati”. Lo stesso Rosso ha chiarito come OTB sia un Gruppo “molto solido che cresce organicamente. Quest’anno siamo aumentati di quasi il 20%”.

La cornice delle intenzioni

Rosso è anche il delegato di Confindustria per eccellenza, bellezza e gusto dei marchi italiani. Nel suo intervento ribadisce di non voler “acquistare solo per il gusto di acquistare”. Mentre l’IPO del gruppo arriverà entro la fine del 2024, inizio 2025. Durante l’intervista ha anche parlato del reshoring di Diesel (“il suo bambino”). “Abbiamo riportato gran parte della produzione dall’estero in Italia. Ora con i tag RFID i clienti possono vedere esattamente da dove provengono i materiali e dove è stato realizzato il loro prodotto”. (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×