Il semestre di Mulberry: -29%, ma la griffe è comunque soddisfatta

Il semestre di Mulberry: -29%, ma la griffe è comunque soddisfatta

Mulberry perde il 29% delle vendite nel semestre aprile-settembre (il primo del suo esercizio fiscale annuale). Ma la griffe britannica è comunque soddisfatta, perché “è in costante miglioramento”. Un importante contributo è arrivato dal rilancio del borsa Alexa (nella foto, tratta da mulberry.com). Intanto, Mulberry resta sotto i riflettori anche per l’eventuale passaggio di proprietà, visto che il Gruppo Frasers dovrà svelare le sue intenzioni.

Giù del 29%

Nel semestre terminato il 26 settembre 2020 il fatturato di Mulberry è sceso del 29% per un valore di 48,9 milioni di sterline. La griffe britannica evidenzia l’aumento del 68% delle vendite digitali, così come l’incremento del 28% dei ricavi nell’area Asia-Pacific. Nella nota che accompagna i dati si sottolinea come dal 27 settembre al 21 novembre le vendite siano diminuite del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 

 

Comunque soddisfatta

Thierry Andretta, CEO di Mulberry, si è detto orgoglioso dei risultati ottenuti e dei progressi compiuti per posizionare l’azienda come “marchio di lusso globale sostenibile”. In particolare, Andretta ha evidenziato gli sforzi per rendere la supply chain agile, flessibile e più reattiva. Questo ha portato a una “riduzione dei tempi di consegna, per soddisfare l’aumento della domanda digitale”. Tra le strategie implementate anche quella dei prezzi. In altre parole, da aprile 2020 e in tutto il mondo, gli accessori Mulberry al dettaglio espongono lo stesso scontrino. (mv)

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