La prima borsa, Richemont, il lusso: Gianvito Rossi si racconta

La prima borsa, Richemont, il lusso: Gianvito Rossi si racconta

Gianvito Rossi: con Richemont arriva la prima borsa. Si chiama Valì, è in pelle di vitello, costa 2.250 euro e sarà disponibile dal 18 novembre (nella foto a sinistra, tratta da gianvitorossi.com). Lo stilista-imprenditore spiega a Fashion Network il suo progetto di crescita che prevede l’aumento dei ricavi e l’incremento della produzione che a fine 2023 arriverà a un volume di 320.000 paia. Oltre all’espansione delle categorie di prodotto, Gianvito Rossi sta aprendo negozi diretti in tutto il mondo. La ragione? “Presto ci sarà una ripresa del lusso. La richiesta di alta qualità rimarrà e crescerà: bisogna rispettarla”.

La prima borsa

Tre mesi dopo l’annuncio che Richemont ha preso il controllo di Gianvito Rossi (a destra nella foto tratta da mediasetplay.mediaset.it), il calzaturificio di San Mauro Pascoli esordisce nella pelletteria. “Volevo creare una borsa da tanto tempo. Una borsa è una cosa così vitale per una donna. Ho voluto realizzarne una mia interpretazione. La borsa come una valigia, perché è così che la usano le donne, in una versione più piccola”. Più piccola, ma ambiziosa, visto che potrebbe essere il primo passo di una significativa brand extension.

 

 

“Presto una ripresa del lusso”

L’ingresso nella pelletteria è la dimostrazione di una volontà precisa: aumentare le vendite. Gianvito Rossi sta aprendo negozi in Svizzera, Germania e Paesi Bassi, ma anche in Asia: a Shenzhen e Hanoi. Successivamente toccherà a Kuwait e Arabia Saudita. Farlo oggi, mentre pure il lusso è entrato in sofferenza, pare fin troppo azzardato. Invece no, perché Rossi crede che il rallentamento del lusso sia solo temporaneo. “Negli ultimi mesi abbiamo osservato un mercato più lento in generale. Prevediamo che questa situazione rimanga tale per alcuni mesi. Ma presto ci sarà una ripresa. Se riesci a creare il nostro livello di qualità devi credere in un futuro luminoso”.

Qualità dei prodotti e negozi diretti

L’ottimismo di Rossi va di pari passo con lo sviluppo dell’accordo con Richemont, basato sulla condivisione di una certezza: il futuro del lusso è fatto di qualità dei prodotti e vendita diretta al dettaglio. “Per poterlo fare nel migliore dei modi, in Asia, e in molti Paesi, è necessario un gruppo internazionale importante” conclude Rossi. (mv)

 

 

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