La rivoluzione tradita di Armani: il lusso rimane fast

La rivoluzione tradita di Armani: il lusso rimane fast

Cambio di rotta? Macché, la moda tiro dritto: il lusso rimane fast. In primavera Giorgio Armani (nella foto tratta da britishfashioncouncil.co.uk) aveva lanciato un appello, chiedendo all’alta moda di rallentare. Un appello a cui non molti sembrano aver dato ascolto nonostante gli iniziali apprezzamenti. “Hanno continuato a fare le cose come le facevano”, dichiara lo stilista a MFF.

Il lusso rimane fast

“Il messaggio forte ha dato forse fastidio a qualcuno, che magari avrebbe voluto arrivarci prima. Però hanno continuato a fare le cose come le facevano” è la constatazione di Armani. L’appello ai protagonisti del lusso era di lasciar perdere i ritmi vorticosi e schizofrenici del fast fashion. Non sembra aver attecchito. Non almeno a livello pratico. Questo è quanto emergerebbe da una prima occhiata alle sfilate. Anche se Armani ammette di aver “visto ancora troppo poco per dare un giudizio. Salvo due nomi (ma non li rivela, ndr) – continua -, il resto ha fatto delle mattane enormi che non servono a nessuno“.

Rivedere il concetto

L’invito, rinnovato, è quello a un cambiamento profondo. Una vera inversione. “Bisogna rinnovare il perché tutti abbiamo voglia del nuovo – riprende Armani -. Nell’uomo, vedrete, ho fatto dei vestiti con dei dettagli che lo rendano nuovo, però, lui può andarci in giro. E per la donna lo stesso”. Ciò che però può restare, deve sopravvivere all’evoluzione del sistema, sono le sfilate. “Varrebbe la pena decidere se si possono cambiare le tempistiche – conclude -, però il sistema di fare vedere le collezioni rimane quello”. (art)

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