Prada spiega perché è il momento giusto per oltre 400 assunzioni

Prada spiega perché è il momento giusto per oltre 400 assunzioni

Massimo Vian, direttore industriale di Prada, non ha dubbi: per il gruppo è questo il momento giusto per oltre 400 assunzioni (di cui 220 nella pelletteria, 76 nella calzatura). Parlando con l’inserto economico di QN, il manager non perde tempo su temi come l’inflazione e la guerra in Ucraina. Nulla scalfisce le certezze di Prada: il gruppo ha prospettive rosee e investire nella manifattura serve a rendere possibili i piani di sviluppo. “Si tratta di risorse strategiche per supportare la crescita nei prossimi anni – dice –. Siamo sereni rispetto alle ambizioni di crescita e vogliamo renderlo pubblico”.

Il momento giusto per oltre 400 assunzioni

La premessa, dicevamo, è il vento in poppa di cui beneficia il gruppo Prada. “Lo stato di salute è tonico già dal post Covid – racconta Vian –. Sono arrivato nel 2020, nel periodo più buio, e già erano visibili le fondamenta solide del gruppo, che ci hanno consentito di uscire bene da quella fase. Nel 2021 il piano industriale confermava appunto la crescita. Questo è un ulteriore passo nella direzione dello sviluppo. Una conferma per l’oggi e un tassello per il futuro”. Nessun timore per le contingenze di attualità: “Comunichiamo adesso il piano di assunzioni perché siamo sereni rispetto a queste ambizioni di crescita e vogliamo renderlo pubblico”.

 

 

Prospettiva di integrazione

Il piano assunzioni, ricorda Vian, è da leggersi nella cornice della strategia industriale del gruppo. “Questo è un elemento di accelerazione rispetto al passato, legato ai risultati e anche alle strategie di integrazione verticale di alcune attività”. Quali sono le prospettive? “Riusciamo a fare questo percorso di internalizzazione delle produzioni mantenendo però solide partnership con i nostri fornitori di primo livello, che crescono insieme a noi – conclude il manager –. Stiamo provando ad accorciare la filiera. Questo consente maggiore controllo sulla tracciabilità delle produzioni e un miglior servizio ai nostri negozi. La complessità di gestione aumenta, ma questo non ci preoccupa”.

Foto da Prada Group

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