Da Hermès a Prada misurare la sostenibilità è un must, non a caso

Da Hermès a Prada misurare la sostenibilità è un must, non a caso

Riconoscimenti e azioni per misurare la sostenibilità. C’è chi parla poco e fa tanto come Hermès. che, secondo gli analisti di Bernstein, è “leader di settore per tematiche ESG”. Standard Ethics ha invece premiato gli sforzi di Prada, assegnando al gruppo un primo corporate Standard Ethics rating ‘EE-‘. Poi ci sono gli operatori del fast fashion che comunicano di più. Mango sta aggiornando i suoi sistemi di misurazione per ritenersi responsabile. E ha abbandonato l’etichetta sostenibile “Committed”. Anche Inditex, la casa madre di Zara, ha deciso di rimuove l’indicatore di sostenibilità ‘Join Life’ dai suoi prodotti. Paura di incappare nel greenwashing?

I meriti di Hermès e Prada

Secondo Bernstein Hermès è leader del lusso in merito all’ESG per due motivazioni. La prima è che ha un controllo più efficace della propria supply chain. La seconda è che ha a cuore il benessere e lo status in cui lavorano i suoi artigiani. Standard Ethics ha invece assegnato a Prada group il suo primo corporate Standard Ethics rating ‘EE-‘. Perché? Il gruppo ha avviato un processo di allineamento alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità di ONU, OCSE e UE. E ha un sistema di governance dedicato alla sostenibilità.

 

 

Le scelte di Mango e Inditex

Se il lusso viene premiato, il fast fashion comunica le proprie azioni. Alla fine dello scorso anno Mango ha ridiscusso tutta la misurazione della sostenibilità. E ha annunciato la fine della etichetta “Committed” con cui segnalava i capi più sostenibili. L’etichetta è stata sostituita con un codice QR che porta i clienti a un sito dove possono accedere alle informazioni sulla produzione. Una decisione simile arriva anche da Inditex che rimuoverà il suo indicatore di sostenibilità ‘Join Life’ dai prodotti. Che sia una maniera per evitare le grane in cui è incappata negli USA H&M con l’etichetta Conscious Choice?

Misurare la sostenibilità è un must

Per tutta la filiera della moda la sostenibilità è un must. Ancor di più è un dovere la sua misurazione: perché non è possibile migliorare i processi e registrare le best practice se non affidandosi a dati certi e strumenti di certificazione. Chi cerca scorciatoie e si affida alla comunicazione, infatti, non fa progressi nella direzione della moda green. Ma fa più banale greenwashing. È il tema del mensile n. 3 – 2023 de La Conceria, dal titolo “Misurazione”. (mv)

 

Clicca qui per sfogliare il sommario di Misurazione

 

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