Tiffany pareggia le vendite nel trimestre, ma gli utili crollano

Tiffany pareggia le vendite nel trimestre, ma gli utili crollano

Tiffany ringrazia l’energia asiatica e pareggia le vendite nei primi nove mesi 2019. Ma gli utili sono in forte calo. Questo il biglietto da visita con cui la maison USA entra in LVMH. Un ingresso coinciso con l’addio al CdA di Francesco Trapani che, però, dice: “Il passaggio ai francesi non c’entra”.

Terzo trimestre
Nel terzo trimestre 2019, terminato il 31 ottobre, le vendite di Tiffany sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente. In altre parole, hanno chiuso appena sopra il miliardo di dollari (1,015 per la precisione). A cambi costanti sono salite dell’1%. L’utile netto, però, si è fermato a 78 milioni di dollari. Il che si traduce in un crollo del 17% rispetto ai 95 milioni dei primi nove mesi 2018.

Nove mesi
Tra febbraio e ottobre 2019, invece, il brand americano (che nel 2018 ha realizzato il 7% delle vendite con la pelletteria) ha registrato un fatturato di 3,066 miliardi di dollari, l’1,7% in meno. A cambi costanti le vendite sono invariate. L’utile si è ridotto del 10,9%, scivolando a 339,9 milioni di dollari. In Giappone le vendite sono aumentate del 19% nel terzo trimestre e del 5% nei nove mesi. Crescita a doppia cifra anche in Cina. Ma declino in tutti gli altri mercati.

Dice Bogliolo
 “Il nostro business di base rimane sano – commenta Alessandro Bogliolo, CEO di Tiffany -. Le vendite attribuite a clienti locali su base globale sono in crescita nel terzo trimestre. Con una crescita a due cifre nella Cina continentale, in parte compensata dalla debolezza delle vendite interne nelle Americhe. Siamo molto entusiasti dell’operazione annunciata con LVMH. In attesa delle necessarie approvazioni, non vediamo l’ora di entrare a far parte della famiglia LVMH “.

Saluta Trapani
Intanto Francesco Trapani ha lasciato il board di Tiffany. La decisione è arrivata a breve distanza dal passaggio di proprietà a LVMH, per un investimento pari a 16,2 miliardi di dollari. L’ex CEO di Bulgari ha precisato che il suo addio è legato soltanto alla volontà “di seguire altre opportunità professionali”. Trapani era entrato nel CdA di Tiffany nella primavera del 2017. (mv)

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