Bangladesh, la vendita del grezzo dell’Eid-ul-Azha va bene

Bangladesh, la vendita del grezzo dell'Eid-ul-Azha va bene

La vendita del grezzo dell’Eid-ul-Azha sta andando bene. Una buona parte della materia prima raccolta in Bangladesh durante la Festa del Sacrificio è stata piazzata alle concerie locali. Un grande traguardo, considerato che prima della cerimonia la preoccupazione circa il destino di queste pelli era molto elevata. Il rischio era che la materia prima rimanesse invenduta a causa delle difficoltà economiche in cui versano le concerie. Per questo il governo ne aveva fissato il prezzo riducendolo del 30% rispetto all’anno scorso. Una scelta che pare però ripagare.

La vendita del grezzo

Secondo quanto riferiscono i commercianti di pelli operanti nel mercato della Vecchia Dhaka, considerato il principale hub per la compravendita di materia prima, circa il 90% delle pelli raccolte durante la Festa del Sacrificio sono state vendute. Ad acquistare sono state soprattutto i grandi gruppi conciari nazionali, pagando il prezzo stabilito dal governo. In alcuni casi anche un po’ di più.

Il prezzo 

A fine luglio, il ministro al Commercio, Tipu Munshi, aveva annunciato agli operatori del settore che la materia prima bovina sarebbe stata venduta tra i 35 e i 40 Taka (fra 0,36 e 0,41 euro). L’anno scorso il prezzo era compreso fra 45 e 50 Taka (0,46 e 0,51 euro). Si tratta di una riduzione di circa il 30%. Pari al 20%, invece, il ribasso per la pelle grezza di capra. (art)

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