JBS investe 100 milioni in 3 mesi in sicurezza (non solo per CRV)

JBS investe 100 milioni in 3 mesi in sicurezza (non solo per CRV)

100 milioni in 3 mesi. È quanto ha investito JBS per la sicurezza nei propri impianti di trasformazione. La cifra (in real, pari a 16,3 milioni di euro) è stata impiegata per numerose e diverse azioni, sia per prevenire la diffusione di CRV tra i suoi 130.000 dipendenti, sia per garantire la sicurezza dei propri alimenti.

100 milioni in 3 mesi

Tra marzo e giugno il colosso brasiliano della carne ha investito 100 milioni di real (circa 16,3 milioni di euro) su numerosi fronti come l’acquisto di prodotti per la disinfezione e di dispositivi per la protezione individuale. Non solo, ma anche di oltre 2.000 termometri digitali, per l’ampliamento del 49% della flotta di bus a disposizione dei dipendenti per raggiungere il luogo di lavoro e, soprattutto, per la consulenza di un gruppo di esperti sanitari.

Medici aziendali

Il team di infettivologi specializzati, guidato dalla dott.ssa Adauto Castelo, ha collaborato con le autorità sanitarie brasiliane per definire percorsi e protocolli specifici pensati per JBS e i suoi dipendenti. Tra le azioni più importanti, oltre alla revisione dell’organizzazione interna degli impianti, c’è l’assunzione di 10.000 persone chiamate a sostituire i dipendenti ritenuti più a rischio. Cioè? Ad esempio, gli over 60 e le donne in gravidanza. Tutti i collaboratori risultati positivi sono stati affidati alle cure dei medici messi a disposizione dall’azienda stessa o, nei casi privi di sintomi, lasciati a casa in isolamento fiduciario fino al pieno recupero. “Con gli interventi predisposti, le procedure e le cure adottate da JBS nei suoi impianti consentono di offrire la massima protezione ai suoi dipendenti e possono essere paragonate a quelle applicate negli istituti di riferimento nell’area ospedaliera” ha sottolineato la dottoressa Adauto Castelo.

 

 

Sicurezza e tracciabilità

Nelle scorse settimane la società brasiliana ha inoltre lanciato un’app on demand destinata ai fornitori per tracciare il bestiame trasportato. Lo strumento si chiama UBOI. L’applicazione (un po’) ricorda la piattaforma Uber e potrebbe rivoluzionare il conferimento degli animali. Perlomeno in Brasile. Con l’app gli allevatori possono accedere a una serie di dati relativi alla flotta di camion della divisione Transportadora di JBS e sapere, per esempio, il nome del conducente, la targa del camion, lo storico dei servizi da lui effettuati e la valutazione degli utenti. Inoltre, potranno seguire tutte le fasi del trasporto, compreso carico e scarico degli animali. Il servizio è H24. (art)

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