La carne USA frena a settembre, quella globale accelera nel 2022

La carne USA frena a settembre, quella globale accelera nel 2022

La carne USA rallenta la crescita. Dopo il boom di esportazioni di agosto, gli States hanno visto stabilizzarsi la produzione. A settembre c’è stata la contrazione del 3% per ciò che riguarda in generale la carne rossa e del 2% nello specifico la carne bovina. Il confronto del periodo gennaio-settembre mostra comunque un segno più. E le previsioni, ad ogni modo, parlano di una crescita della produzione a livello internazionale dell’1%. A trainare la domanda sarà il mercato asiatico.

La carne USA frena a settembre

Dopo il +21,3% su base annua dell’export ad agosto 2021, la produzione di carne degli Stati Uniti rallenta. Secondo i dati di USDA (United States Department of Agriculture), a settembre le aziende americane hanno prodotto 4,58 miliardi di libbre (circa 2 milioni di tonnellate) di carne rossa: cioè -3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per quanto riguarda, nello specifico, la carne bovina, ha toccato i 2,3 miliardi di libbre (circa 1 milione di tonnellate), vale a dire il 2% in meno di un anno fa. I macelli statunitensi hanno lavorato 2,79 milioni di animali, l’1% in meno di settembre 2020. La produzione complessiva, esaminando il periodo gennaio-settembre, resta comunque in crescita. Più precisamente, gli Stati Uniti hanno finora prodotto 41,5 miliardi di libbre di carne rossa. L’1% in più di un anno fa. La carne bovina, nel dettaglio, è cresciuta del 4%.

 

 

Le previsioni

Segnali positivi vengono dalla produzione mondiale. Sempre secondo USDA, come riporta leatherinsiders.com, nel 2022 su scala globale questa aumenterà dell’1%. A guidare l’incremento saranno Australia, Brasile e India, mentre la domanda proverrà soprattutto dai Paesi asiatici. Secondo USDA, l’Australia aumenterà la produzione dell’8% grazie al miglioramento delle condizioni di pascolo e alla crescita delle mandrie. Anche in India saranno macellati più bufali, dopo i rallentamenti determinati da Covid. Le esportazioni, sempre su scala internazionale, cresceranno del 2%. Al contempo, però, dice il dipartimento americano, la produzione di carne bovina negli Stati Uniti scenderà del 3% a causa di mandrie meno popolose e un peso inferiore degli animali. (art)

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