Tasman Tanning soffia un fornitore al rivale (con polemiche)

Tasman Tanning soffia un fornitore al rivale (con polemiche)

Nuova commessa per Tasman Tanning. Dopo i duri colpi assestati dal Covid, la conceria neozelandese prepara la ripartenza. Il gruppo avrebbe ottenuto un’importante commessa per la concia delle pelli di due stabilimenti della Silver Fern Farms. Un accordo al quale, però, ha fatto seguito una feroce polemica sulla stampa locale. In altre parole, come riporta rnz.co.nz, Tasman Tanning soffia un fornitore a un rivale.

Tasman Tanning soffia un fornitore

Secondo rnz.co.nz, dicevamo, Tasman Tanning avrebbe sottoscritto un accordo con Silver Fern Farms per conciare le pelli residue alle macellazioni negli stabilimenti di Takapau e Waitotara. In ballo ci sarebbero circa 1,8 milioni di pelli. Un accordo che consentirà all’azienda neozelandese di ripartire, dopo le difficoltà che la pandemia ha determinato. A luglio infatti la società aveva ridotto l’organico dello stabilimento di Whanganui di 17 unità.

Le critiche

Secondo il portale d’informazione neozelandese, il contratto tra Tasman Tanning e Silver Fern Farms avrà validità dopo l’8 aprile. In quella data infatti scadrà l’accordo tra la grande azienda della carne e la precedente conceria incaricata di lavorarne le pelli, cioè Lowe Corporation di Hastings. Per cui la commessa rappresenterebbe il 70% dell’attività totale. Oltre a questo, rnz.co.nz sottolinea che Lowe Corporation “è una delle più grandi concerie della Nuova Zelanda ed è orgogliosa di essere un’azienda sostenibile“. Sul passato di Tasman Leather, obietta invece la testata, aleggerebbero nubi oscure. Tuttavia, Tasman Leathers of New Zealand ha annunciato di aver ottenuto un certificato di sostenibilità.

Immagine tratta da tastan.co.nz

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