Zambia, sospeso il dazio del 10%: l’export di coccodrillo riparte

Zambia, sospeso il dazio del 10%: l'export di coccodrillo riparte

Il governo dello Zambia ha sospeso il dazio del 10% sulle esportazioni di pelli esotiche. Un’ottima notizia per gli allevatori. Almeno per quelli rimasti. Il balzello ha infatti costretto alcuni produttori a chiudere. Chi è rimasto però ora vede un futuro roseo. Il coccodrillo torna a mordere.

Sospeso il dazio del 10%

Nei mesi scorsi la Zambian Crocodile Farmers Association aveva lanciato un allarme. La tassa del 10% sulle esportazioni di pelli esotiche, introdotta nel gennaio 2019, stava portando a un drastico calo delle vendite. Come conseguenza diretta, circa 1,3 milioni di pelli rimanevano stipate nei magazzini degli allevamenti. Il presidente dell’associazione, Johann Jordan, aveva parlato di una “situazione terribile“, avvisando che il dazio era sul punto di uccidere l’industria dell’allevamento di animali esotici. Lo scorso marzo le conseguenze si toccarono con mano. Le difficoltà del settore avevano impedito la costruzione di una nuova conceria, già progettata.

Il coccodrillo torna a mordere

Con una nota diffusa nelle scorse ore, l’associazione ha fatto sapere che quasi tutte le aziende hanno già annunciato l’intenzione, dopo la sospensione del dazio, di investire su capacità e produzione per migliorare quantità e qualità della materia prima. “La nostra industria ha il potenziale per guidare il mercato mondiale – spiega il portavoce della Zambia Crocodile Farmers Association, Bill Thomas –. Nella catena del valore, le pelli di coccodrillo producono benefici al manifatturiero, all’agricoltura e al turismo”. Secondo quanto riportano i media locali, l’associazione avrebbe già rimesso in moto il progetto di creazione di una nuova conceria. In alternativa l’intenzione è quella di potenziarne una già esistente. (art)

 

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