Zimbabwe: CRV non spegne l’anno d’oro del coccodrillo, anzi

Zimbabwe: CRV non spegne l'anno d'oro del coccodrillo, anzi

L’anno d’oro del coccodrillo. Padenga Holdings, società dello Zimbabwe specializzata in pelli esotiche, ha presentato nei giorni scorsi il report finanziario 2019 e le previsioni per il 2020. Nonostante i rallentamenti dei mercati causa CVR, la società africana è molto ottimista. I vertici di Padenga prevedono una crescita sia in termini di volumi che di valore.

Lieve calo, ottime prospettive

Nel corso del 2019 l’export totale della pelle dello Zimbabwe è sceso drasticamente. Ma il coccodrillo pare abbia tenuto meglio delle altre origini. Infatti, Padenga ha registrato una contrazione, ma lieve. Secondo il suo report, nel 2019 la società ha venduto 41.450 pelli di coccodrillo contro le 44.253 dell’anno precedente. Un calo del 6%. E, nonostante il 2020 subisca il condizionamento di CRV le previsioni sono positive perché la domanda tiene.

L’anno d’oro del coccodrillo

In Zimbabwe, Padenga possiede allevamenti di coccodrilli a Kariba, Nyanyana e Ume. Vende i suoi prodotti, oltre che (per una quota significativa) sul mercato domestico, in tutto il mondo, in particolare alle griffe francesi. Queste sono rimaste chiuse tra marzo e aprile. Durante il lockdown “il fatturato è diminuito del 25%, passando da 34 a 25,5 milioni di dollari” spiegano da Padenga. Tuttavia, la domanda di materia prima esotica non si sarebbe mai completamente interrotta. E anche il mercato cinese si starebbe riprendendo. Per questo motivo, il gruppo prevede di vendere” 55.000 pelli di alta qualità nell’anno fiscale 2020, estendendo ulteriormente la sua opportunità di espandere la propria base di clienti”. E anche le 7.729 stipate in magazzino (risultato di un surplus di offerta rispetto alla domanda) saranno vendute entro il prossimo dicembre.

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