Per D&G è ora che l’alta moda si liberi di influencer e social

Per D&G è ora che l’alta moda si liberi di influencer e social

Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono stati tra i primi a investire su influencer e social, quando la comunicazione digitale era agli albori. E sono tra i primi (i secondi dopo Bottega Veneta, a essere precisi) a volersene allontanare. Già, perché i co-fondatori dell’omonima maison sostengono che per ripristinare la gerarchia dei rapporti tra alta moda e web, bisogna riportare l’ago della bilancia verso il primo fattore. Il rischio è che le maison, per rincorrere il consenso online, rinuncino alla propria identità.

 

 

Allontanarsi da influencer e social

“Noi siamo stati i primi a credere nei social e negli influencer – dicono a La Stampa –, ma oggi sono pochissimi a essere davvero rilevanti: quanto puoi essere influente se un giorno promuovi formaggini e il giorno dopo sei in un atelier”. È un discorso che lega insieme identità e autorità, quello di Dolce e Gabbana. Perché da un lato prendere le distanze da certe dinamiche social vuol dire essere liberi di affermare il proprio stile. Dall’altro riconoscere che non si deve lasciarsi condizionare da certi commenti implica riconoscere che certi commenti non sono autorevoli. “Viviamo un momento di overdose, con i social media che scaricano valanghe di opinioni sul mondo della moda – aggiungono con Repubblica –. Ognuno dice la sua, ma senza avere una cultura della moda, che richiede studio e competenze. Quando sono nati, gli influencer erano una novità bellissima, ma oggi spesso non c’è spessore e le immagini su Instagram sono prive di qualità”.

Foto dai social

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