Americane 100% a trazione italiana: ecco le borse Sharkchaser

Americane 100% a trazione italiana: ecco le borse Sharkchaser

Manifattura made in Italy. Pellami rigorosamente italiani. Sono americane 100% a trazione italiana le borse di Sharkchaser, brand luxury fondato a New York da Victoria Grantham. Un nome, il suo, ben noto in ambito fashion. Il suo curriculum, infatti, è piuttosto importante. Master al Royal College of Art di Londra. Ruoli significativi negli uffici stile di Donna Karan e Louis Vuitton, dove ha contribuito lancio del menswear sotto la guida di Marc Jacobs. Titolare del brand VGrantham. E, ora, artefice di un nuovo percorso imprenditoriale.

L’orgoglio dell’italianità

“Le nostre borse sono create a mano in Italia, con particolare attenzione al grado superiore dell’artigianato e dei materiali italiani” si legge sul sito del marchio. Sharkchaser prende il nome da “Shark Chaser“, il nome di un kit di sopravvivenza rilasciato per la prima volta dall’esercito USA durante la Seconda Guerra Mondiale. Composto da sali di rame e colorante contenuti in una grande bustina di tè, scoraggiava potenziali attacchi di squali.

Non le solite borse

“Non volevo fare una semplice collezione di borse. Volevo che questa fosse una linea dal design speciale. E, parallelamente, una proposta funzionale nell’era digitale. A gennaio presenteremo la pre-fall 2020, la nostra seconda stagione. L’idea è di creare due collezioni l’anno con limited edition per alcuni mercati” ha spiegato la designer a MFFashion. Gli accessori Sharkchaser si distinguono perché includono un esclusivo tessuto schermato che protegge chi le indossa dal 99,99% dei campi elettrici e delle frequenze radio emesse dai telefoni cellulari. Per ora la collezione si compone di due modelli: The Triangle e The Bubble, entrambi sviluppati in dimensioni differenti. (mv)

Immagini tratte da sharkchaserofficial.com

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