Più pelletteria per Camille Fournet: nuovo stabilimento a Tergnier

Camille Fournet apre un nuovo stabilimento

Camille Fournet punta (ancora di più) sugli accessori di pelletteria. Il brand francese noto per la produzione di cinturini in pelle per orologi di lusso ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo. Segni particolari: è riservato allo sviluppo e alla confezione di borse e accessori.

Il progetto
L’edificio sorge nella cittadina di Tergnier, nel dipartimento di Aisne (Alta Francia), su un terreno che si trova alle spalle della sede storica della società. I lavori di costruzione del nuovo sito sono iniziati nel 2018 e sono durati meno di un anno e mezzo. Come riporta batiactu.com, lo stabilimento accoglierà tra i 70 e i 100 dipendenti, tutti dedicati alla produzione di pelletteria, utilizzando “pelli pregiate rifinite con tonalità molto particolari”.

I dettagli
Il progetto del nuovo edificio è stato curato dall’architetto Boris Cindric il quale, come sottolinea il portale francese, era chiamato a rispondere a necessità di tipo urbano (essendo il terreno situato tra industrie e uffici) e di natura pratica. “Abbiamo fatto in modo che ogni area di lavoro abbia un’apertura alla luce naturale – spiega Cindric a batiactu.com -. Tuttavia, un surplus di luce solare può interferire con la produzione nelle officine, ed è stato necessario ridurre l’apertura verso l’esterno”.

Crescita e formazione
Camille Fournet “sta preparando la crescita dei prossimi anni”, ha spiegato nei mesi scorsi il presidente Jean-Luc Déchery al portale conseilnationalducuir.org. Il brand prevede di triplicare la forza lavoro impegnata sulla pelletteria, formandola attraverso un progetto interno di didattica applicata. I suoi cinturini, al 90% sono in alligatore “tracciato al 100%; i nostri conciatori di riferimento lo acquistano in Lousiana, da allevamenti in regola con tutti gli standard normativi richiesti”. Con questo progetto, il brand realizza il “sogno” del suo presidente di “avere sotto lo stesso tetto tutto il personale, il savoir faire e i materiali per soddisfare una domanda stabile, trainata, soprattutto, dai mercati del Far East. Primo fra tutti, il Giappone”.

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