Possiamo vivere senza la borsa (in pelle) porta pupazzo di neve?

Possiamo vivere senza la borsa (in pelle) porta pupazzo di neve?

Dopo la Watermelon Bag arriva la Yukidaruma Bag. Cioè: la borsa porta pupazzo di neve. E non solo. C’è anche la Wine Glass Bag, che potrebbe quasi sembrare un’idea banale se accostata alla Skipping Stone Bag che serve per portare con sé i sassi piatti. Sì, quelli da lanciare a pelo d’acqua cercando di farli rimbalzare quante più volte possibile. Benvenuti nel mondo della crazy leather del brand nipponico Tsuchiya Kaban e della sua collezione The Fun of Carrying. Sembrano follie, ma in un mondo come quello attuale, un po’ di leggerezza non guasta. Purché in pelle, ovviamente, e tradotta in accessori veri e indossabili da vari artigiani.

La borsa (in pelle) porta pupazzo di neve

Come non avere bisogno di una borsa porta pupazzo di neve senza farlo sciogliere? Ne ha sentito la necessità la designer e artigiana nipponica Yuko Matsuzawa. La sua abilità è stata quella di dover tenere la borsa sospesa e poi cucire lungo la curva a forma di pupazzo di neve, come potete ammirare cliccando qui. Il tutto, regolando la direzione e la velocità della cucitura e assicurandosi che i punti fossero uniformemente distanziati. La pelle utilizzata per la curiosa borsa è waterproof e oil-resistant, grazie all’applicazione di un forte agente impermeabilizzante, capace di penetrare in profondità. All’interno, la borsa è rivestita con poliestere termoisolante. Infine, una cerniera impermeabile evita ogni possibile infiltrazione.

 

 

La Skipping Stone Belt

Yuko Sasaki ha ideato una borsa utile per trasportare un bicchiere a forma di calice. La caratteristica distintiva del porta bicchiere in pelle è la sua capacità di “torsione”. L’ispirazione per questo elemento di design è stata una gonna a pieghe. La pelle è stata tagliata in triangoli e trapezi, poi assemblata. Nanba Keu, invece, ha progettato e prodotto la Skipping Stone Belt. Una sorta di bandoliera per custodire e trasportare i sassi piatti da far rimbalzare sulla superficie di un fiume, di un lago o del mare. La pelle già tagliata diventa più elastica grazie all’immersione in acqua. A quel punto si inserisce uno stampo di legno per premere e modellare la pelle e realizzare una tasca circolare. Alla domanda se si può vivere senza tutto ciò, noi rispondiamo: no! E voi? (mv)

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