Bufera sull’Higg Index: è fuorviante e la Norvegia lo banna

la Norvegia lo banna

È bufera sull’Higg Index. Dopo le critiche mosse dall’industria conciaria verso questo indice sostenibile, accusato di “autoreferenzialità”. Dopo l’inchiesta del New York Times che ne evidenziava “le enormi lacune” e “le forti perplessità circa la sua autorevolezza”, la Norvegia passa ai fatti e lo banna. In sintesi: la locale autorità dei consumatori (NCA – Norwegian Competition Authority) ha vietato al marchio Norrøna di utilizzare Higg Index per comunicare le dichiarazioni ambientali ai propri clienti. In particolare, quelle riferite all’uso del cotone biologico. Ciò suona come un vero e proprio avvertimento.

La Norvegia lo banna

L’Higg Index si basa su una documentazione non aggiornata, non è concepito per fare affermazioni comparative e non affronta tutti gli impatti ambientali rilevanti. In sostanza: bocciatura piena. Sono le conclusioni a cui è arrivata NCA, che definisce “fuorviante l’uso dell’Indice Higg da parte del marchio di outerwear Norrøna per sostenere i suoi claim ambientali”.

 

 

Bufera sull’Higg Index

Entrando nel dettaglio, come riporta Business of Fashion, il marketing di Norrøna suggerisce che una maglietta in cotone biologico abbia un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto a una realizzata con cotone “normale”. Ma in Norvegia affermano di non essere riusciti a trovare prove per tale affermazione. NCA ha anche criticato i limiti della metodologia e il fatto che i dati dell’Higg Index sono in parte obsoleti. Conseguenze: Norrøna deve modificare o rimuovere i suoi dati di riferimento di marketing dall’indice Higg entro il 14 agosto.

L’avvertimento a H&M

Non solo. NCA ha scritto a H&M Group avvertendo il gruppo del fast fashion di non utilizzare lo stesso tipo di marketing, pena (entro il 1° settembre) il rischio di sanzioni economiche. Non solo. SAC – Sustainable Apparel Coalition, che gestisce l’Higg Index ed è composto da fashion brand e retailer, ha ricevuto sempre da NCA un aut aut ancora più deciso. In pratica, potrebbe essere ritenuta responsabile nel caso i suoi membri utilizzino i dati dell’Higg Index come base di marketing per i loro claim ambientali. Morale: uno dei (presunti) re della sostenibilità è nudo. (mv)

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