Il video che spiega perché dovremmo preferire le scarpe in pelle

Il video che spiega perché dovremmo preferire le scarpe in pelle

Impiegano un materiale tradizionale, che fa parte degli usi umani da sempre. Hanno caratteristiche, in termini di qualità, traspirabilità, durevolezza, che è difficile (se non impossibile) trovare in altri prodotti. Rappresentano, non dimentichiamolo, un esempio di economia circolare e di upcycling. Dovremmo preferire le scarpe in pelle, insomma, perché sono sostenibili e ad alto valore aggiunto. Oltreché belle, ça va sans dire. È il messaggio che APICCAPS, l’associazione dei calzaturieri portoghesi, affida a un video.

Perché dovremmo preferire le scarpe in pelle

Da che esistiamo come esseri umani, ci vestiamo. Non credo che questo cambierà mai – commenta Marcelo Santos, del calzaturificio Softwaves –. La pelle fa parte del nostro heritage”. Da anni avanza la proposta di modelli e materiali “vegan”, una sfida alla pelle e un elemento critico per molte aziende della filiera. Quello delle soluzioni alternative è un fronte di mercato (e di marketing) che, come i lettori de La Conceria ben sanno, spesso confonde il grande pubblico. Perché la ridda di invenzioni “green”, tra slogan e proclami, intasa il dibattito e fa scivolare in secondo piano (spesso per meccanismi maliziosi) la natura circolare della pelle e il ruolo di upcylcer della concia. “Il cuoio è un sottoprodotto dell’industria della carne – si trova a dover spiegare Pedro Sampaio, Calzaturificio Mazoni – che diventa un nuovo materiale. Altrimenti sarebbe uno scarto da distruggere”.

 

 

Una questione di qualità

Paula Melo, del brand Rolando Melo, riconosce che la pelle rimane il materiale ottimale per tomaie di qualità perché ha caratteristiche uniche e difficili da imitare. Le radici e l’identità nella pelle non significano che la calzatura portoghese non si ponga la sfida dell’innovazione. “Possiamo impegnarci nel riciclo della plastica, certo – riprende Santos –, ma dobbiamo tener conto che il nostro è un comparto industriale di grandi volumi che deve tener conto dell’efficienza del prodotto”.

 

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