Per migliorare le performance della propria azienda, spesso, si investe in tecnologie produttive più avanzate. Il che dimostra che, senza dubbio, il rinnovamento dei macchinari rappresenta una tappa obbligata per mantenere la propria realtà, in questo caso calzaturiera, competitiva a più livelli. Ma non è l'unica
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La manifattura meridionale ha trainato la ripresa e investito in anni di crisi, mettendosi al passo della concorrenza settentrionale. Ma ora che la congiuntura torna a farsi dura, c’è bisogno di più. Il rapporto Svimez
Salento: MISE stanzia 18,6 milioni di euro per le aziende del TAC, ma le aziende che potrebbero beneficiarne si dimostrano (molto) poco interessate, calzaturifici compresi. Perché?
La concia portoghese dal 2010 in poi è cresciuta in maniera esponenziale. Poi, nel 2017 lo stop. Per un settore che trova nella scarpa il principale cliente, l’avanzata di sneakers, materiali alternativi e delocalizzazioni rappresentano una pessima congiuntura
I consumi africani di carne sono destinati a crescere. Ma la produzione bovina e ovicaprina del continente, per lo più piccola e non strutturata, è incapace di reggere il trend. È questo lo spazio di mercato che intende coprire il Sudafrica
Il pubblico de La Conceria, per la prima volta, si spacca. La filiera della pelle trae beneficio o no da una moda meno season e più capsule? I pareri sono divergenti. A cominciare dai risultati dei sondaggi su Facebook e Instagram
A Hong Kong, il Global Footwear Executive Summit, svolto il 12 marzo, prova a analizzare e a trovare le contromisure delle tante “tempeste perfette” che stanno stravolgendo la calzatura mondiale. E scopre che la soluzione, forse, è una sola
Qualcosa è andato storto. Sono bastati pochi mesi per capire che «i livelli di produzione e gli obiettivi di costo non sarebbero stati raggiunti nel breve-medio termine» per citare le parole usate dalla storica azienda inglese che, a gennaio 2019, ha annunciato la chiusura del sito produttivo Morelight Manufacture, avvenuta effettivamente a marzo. Trentacinque i dipendenti licenziati, dieci quelli ricollocati all'interno.
È quella per la pelle che, per il brand tedesco fondato nel lontanissimo 1683, è l’unico materiale che «merita rispetto e fiducia». Questa è la sua storia
NEW YORK, 16 luglio 2016
Data e location della quarta edizione di World Leather Congress, evento organizzato dai conciatori americani di LIA, USHSLA (US Hide and Leather Association), sotto il cappello di ICT (International Council of Tanners), con il concreto supporto di UNIC - Concerie Italiane e Lineapelle. Tema: la pelle nella vita quotidiana
Un passo importante, che dimostra quanto la conceria italiana creda in se stessa. UNIC - Concerie Italiane, attraverso la sua controllata Lineapelle, acquisisce una partecipazione del 2% in SprintItaly, la SPAC «che incorporerà, mediante fusione, Sicit»
L’area pelle di Pechino chiude un 2018 complicato e molto opaco. E durante APLF si conferma piuttosto fredda e intimorita, con poca voglia (o possibilità) di assumersi rischi.
I clienti cinesi comprano meno. I prezzi calano su scala globale. Brexit minaccia di tenere i magazzini ancora pieni. La materia prima del Regno Unito soffre. Ma forse il fashion la può salvare
Il 19 febbraio 2019, giorno della morte di Karl Lagerfeld, sarà ricordato dalla moda e dal lusso come un epocale turning point. Niente, dopo di lui (per Chanel e non solo) potrà continuare a essere come prima
Siamo partiti dalla scelta di Chanel, che a dicembre ha detto addio alle pellicce e alle pelli esotiche. Sul numero di febbraio de La Conceria, intervistando ricercatori e addetti ai lavori, ci siamo chiesti se sia questa la sostenibilità di cui ha bisogno la moda. Ora, raccogliamo il vostro punto di vista
Lineapelle un progetto in continua evoluzione, con obiettivi, strategie e investimenti: un evento che è confronto, cultura e lavoro
Lineapelle un progetto in continua evoluzione, con obiettivi, strategie e investimenti: un evento che è confronto, cultura e lavoro
Si moltiplicano le proposte (di lusso e anche no) che applicano la pelle alla produzione di device e accessori digitali, dimostrandone la versatilità e, soprattutto, la grande attualità
Dove c’erano più di 1.000 calzaturifici, oggi ne sono rimasti 200: lottano con la necessità di scoprire come aggredire un mercato in costante evoluzione e trovare «l’anello di congiunzione tra scuola e lavoro»
L’idea inclusiva di Kahmune: ampliare la gamma dei toni “nude” per poter abbinare le calzature a un maggior numero di carnagioni. Pelli e manifattura italiane per un progetto che ha colto nel segno