Bergi: la qualità della pelle passa anche dalla sua pulizia

Bergi: la qualità della pelle passa anche dalla sua pulizia

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Quante volte, durante la lavorazione della pelle, la sua qualità e il suo valore sono stati declassati per colpa della polvere? Durante certi periodi dell’anno, la polvere è un vero e proprio mal di testa per chi lavora la pelle. Non parliamo del problema dell’elettricità statica che a volte non permette proprio di lavorare. Bergi è impegnata da tempo su questo fronte al punto da aver intrapreso una vera e propria battaglia con la polvere.

La battaglia di Bergi contro la polvere

Ci sono vari tipi di polvere in conceria: la polvere di smeriglio (la più comune), quella da fibra lato carne e la polvere ambientale. Per ognuna di esse, Bergi ha sviluppato una serie di soluzioni affidabili ed efficaci. Per quanto riguarda la prima – la polvere da smerigliatrice – a oggi Bergi ha sviluppato 5 varianti di depolveratrice ad aria. È il modello Ariosa da 3 a 6 teste soffianti e, in numero superiore, teste aspiranti. “In entrata o in uscita alla depolveratrice – dicono dall’azienda di Arzignano -, in alcuni casi suggeriamo l’applicazione di una spazzola rotante per smuovere la polvere fissata in profondità. Solitamente, quando si acquista una linea di smerigliatura e depolveratura, si tende a sottovalutare tanti aspetti secondari. Per esempio, il tipo di soffiatore, la distanza tra macchine e impianto di aspirazione, il diametro dei tubi di aspirazione, quante curve, che dislivello di quota. Tutti fattori determinati per una buona riuscita della pulizia della pelle”.

Suggerimenti utili

Quindi, quando si acquista una linea di smerigliatura o una singola depolveratrice, “è bene sapere fin dal principio dove andrà posizionata la macchina e dov’è collocato l’impianto di aspirazione. È chiaro che più vicini sono, più è facile il calcolo dimensionale. Di contro però, se si ha intenzione di installare nelle tubazioni dell’aria in aspirazione un impianto di rilevamento scintille, bisogna calcolare la velocità dell’aria e porre a debita distanza dal rilevatore una serranda automatica”. Obiettivo: “Stoppare il flusso d’aria e non permetta alla scintilla di entrare nel collettore delle polveri. Questa distanza è sempre superiore ai 20 metri lineari”.

Polvere da fibra lato carne

Per la polvere da fibra lato carne, che solitamente si crea per sfregamento, Bergi ha progettato una serie di depolveratrici che vanno posizionate, o addirittura installate, davanti o dietro varie macchine operative. Per esempio: il dietro il palissone prima di accatastare le pelli. Oppure davanti alla linea di rifinizione a spruzzo, a una tamponatrice rotativa o a una pressa per stirare in finito o stampare in intermedio”. Sono tutte depolveratrici fisse o mobili a seconda dell’esigenza del cliente.

La polvere ambientale

Per la polvere ambientale, la soluzione di norma è la stessa. Normalmente “è creata da un uso scorretto di alcune fasi di lavorazione. Per esempio: il personale che introduce le pelli su una linea di rifinizione o su una pressa a stirare e stampare e con il getto di aria compressa soffia costantemente le pelli. Ci sono poi impianti specifici per il ricircolo dell’aria in ambiante con filtri di raccolta e motorizzazioni a basso impatto energetico. Tutto questo va trattato dopo una accurata consulenza sul posto per non rischiare un investimento a metà”.

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