Kanpur, l’ostracismo del governo induista funziona: per mancanza di materia prima 25 concerei pensano al trasloco a Calcutta

Un gruppo di 20-25 concerie starebbe pensando di abbandonare il distretto di Kanpur per trasferire le attività in quello di Calcutta. Il piano del governo locale dell’Uttar Pradesh, in mano al partito nazionalista indù BJP, di fare terra bruciata intorno all’industria conciaria pare stia raggiungendo l’obiettivo: la causa del trasloco è la scarsità di materia prima conciaria disponibile nello Stato indiano da quando è partito il piano di repressione dei macelli abusivi (che ha colpito anche molti di quelli legali). La notizia, rimbalzata sulla stampa internazionale da quella indiana, proviene dalla stessa associazione dei Conciatori di Calcutta (stato del Bengala Occidentale), che spiega anche il motivo per il quale il proposito degli imprenditori di Kanpur al momento non può tradursi in realtà. L’impianto di depurazione del distretto di Calcutta non ha la capacità per ricevere il carico di nuove aziende oltre alle 350 che già vi si appoggiano. Perché le imprese di Kanpur possano trasferirsi, allora, sono necessarie due condizioni: o attendono che le concerie ora attive a Calcutta chiudano i battenti e liberino un posto, o che il Governo del Bengala Occidentale completi i lavori (promessi) di potenziamento del sito.

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