Germania: scontro e polemica tra i calzaturieri e Amazon

Germania: scontro e polemica tra i calzaturieri e Amazon

Germania, scontro e polemica tra Amazon e l’associazione dei calzaturieri/pellettieri. Amazon.de, filiale tedesca del colosso USA, ha inviato una lettera ai suoi fornitori in Germania. Oggetto: la sospensione delle consegne della merce già ordinata. Qualora un calzaturificio tedesco non rispettasse l’alt, spedendo ugualmente la merce, Amazon si riserva il diritto di restituirla a spese del produttoreHDS/L (l’associazione federale dell’industria calzaturiera e della pelletteria tedesca) si è detta “indignata” da questa presa di posizione.

Procedura inaccettabile

“Non possiamo accettare questa procedura, che riguarda un certo numero di membri di HDS/L” ha commentato il CEO dell’associazione, Manfred Junkert su alcuni media tedeschi. La decisione di Amazon.de viene accostata alle ultime dichiarazioni del colosso e, in particolare, a quella che annunciava la creazione di 100.000 nuovi posti di lavoro. Secondo HDS/L, quest’ultima è “una buona azione in un periodo di crisi economica”. Ma, da un altro punto di vista, arriva “una cattiva azione con i propri fornitori”, “penalizzati e costretti a interrompere le consegne di ordini già in corso”.

Sarà così, il futuro?

Per i produttori tedeschi ciò vuol dire materiali pagati o da pagare, insieme a tutti gli altri costi da sostenere per realizzare le scarpe. “Questo mostra già come sarà il futuro dopo la crisi?” chiede Junkert. HDS/L afferma che il peso economico dell’interruzione delle consegne è risibile nel suo complesso, ma è “esecrabile il gesto di una multinazionale” che dovrebbe, invece, “agire diversamente dimostrando responsabilità sociale e il rispetto degli obblighi contrattuali”. (mv)

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