Moncler dice chiaro che vuole investire nella scarpa italiana

Moncler dice chiaro che vuole investire nella scarpa italiana

Proteggere la filiera italiana e investire nella scarpa italiana. Ecco a voi i coincidenti obiettivi manifatturieri prioritari di Moncler. Obiettivi che, come ha detto il CEO Remo Ruffini, escludono (per ora?) la possibilità di implementare una simile strategia nella pelletteria o acquisendo altri brand. La possibilità di acquisizioni verticali per Moncler, dunque, equivale a scommettere sulla calzatura.

Moncler vuole investire nella scarpa italiana

“Le calzature dovranno pesare il 10% del fatturato di Moncler entro il 2025”. Questo è l’obiettivo dichiarato del gruppo che nel primo trimestre 2022 ha registrato ricavi a quota 590 milioni di euro: qualcosa come il +61% rispetto al 2021. “Il business delle scarpe in Moncler è cresciuto molto bene, ma ancora ben al di sotto del suo reale potenziale. Ora siamo pronti a raccogliere questa sfida” dice Ruffini.

 

 

Proteggere la filiera italiana

“La salvaguardia dell’artigianato tricolore è una delle chiavi del nostro successo. Dato che noi cresciamo, ma la capacità produttiva non è illimitata, puntiamo a espanderla” spiega Luciano Santel, chief corporate e supply officer di Moncler durante il Capital Markets Day 2022. “Non puntiamo – riporta MF Fashion – ad acquisizioni di brand, ma a strutture con competenze già sviluppate da mettere al servizio del gruppo”. Parole che hanno come riferimento la calzatura, segmento dove Moncler vuole scommettere per il futuro, poiché ha notato un’ascesa della richiesta di sneaker di lusso negli Stati Uniti.

Liberare il nostro potenziale

“Sappiamo che le sneaker sono un must per le nostre community. Sappiamo anche che le calzature contribuiranno a liberare il potenziale del mercato statunitense” conferma Ruffini. Per centrare questo obiettivo, Moncler ha ingaggiato Gino Fisanotti (ex Nike), affidandogli il ruolo di Chief Brand Officer. Contrariamente alla maggior parte delle griffe del lusso, però, Moncler non metterà al centro del suo business le borse. “Non ne vedo la corrispondenza con il nostro marchio”, ha sentenziato Ruffini. A riportarlo è Business of Fashion. (mv)

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