Scarpa italiana in apnea: persi 1,7 miliardi nel primo trimestre

Italy’s footwear segment suffers: 1.7 billion euro lost in the first quarter

Scarpa italiana in apnea nei primi mesi del 2020. Da gennaio a marzo il settore ha stimato una perdita di 1,7 miliardi di euro dovuta a Covid-19. Calano export e consumi interni. Schizzano le ore di cassa integrazione. “Dati che confermano le tendenze negative emerse nell’indagine” è il commento di Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici, che invoca l’aiuto del Governo, in particolare, con una quota a fondo perduto da destinare alle imprese che partecipano a Micam, in programma il prossimo settembre.

Scarpa italiana in apnea

Partiamo dai dati diffusi da Assocalzaturifici. Nel primo trimestre 2020 l’export si è ridotto del 14,7% in volume (52,7 milioni di paia vendute all’estero, oltre 9 milioni in meno rispetto allo stesso periodo 2019) e del 9,2% in valore (2,43 miliardi di euro il giro d’affari). “Un trend destinato a peggiorare ulteriormente ad aprile, altro mese di prolungata inattività” sottolinea la nota dell’associazione. Tra le prime 15 destinazioni, i dati positivi arrivano solo da Polonia e Corea del Sud (per quest’ultima solo in valore). Il mercato italiano, con la chiusura dei negozi, va pure peggio. In altre parole, nei primi 4 mesi 2020 vendite interne sono scese del 29,7% in volume e del 33,7% in termini di spesa. Infine, la cassa integrazione. Nel bimestre aprile-maggio c’è stato un aumento complessivo delle richieste del 2.437%. Ovvero: 31,5 milioni di ore autorizzate contro 1,2 milioni dello stesso periodo 2019.

 

 

Conferme negative

“Questi dati non fanno che confermare le tendenze negative emerse già qualche settimana fa dall’indagine condotta presso le aziende del comparto. La flessione media del fatturato osservata è stata pari al 38,4% con una perdita complessiva settoriale stimata in 1,7 miliardi di euro” commenta Siro Badon. “Per contrastare questa battuta d’arresto abbiamo iniziato un intenso dialogo con le istituzioni. È fondamentale che Simest possa erogare un finanziamento alle aziende italiane che partecipano a manifestazioni internazionali in Italia come Micam. È necessario avere una quota a fondo perduto di questo finanziamento. Questa sarebbe l’unica vera soluzione per far ripartire le medio-piccole imprese sui mercati internazionali”. (mv)

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