Il 2022 della concia britannica secondo i dati di Leather UK

Il 2022 della concia britannica secondo i dati di Leather UK

Come è andata la concia britannica nel 2022, anno di analisi privilegiata per capire la tenuta agli effetti economici da Covid-19? Meglio che nel 2021, è la risposta del report UK Leather & Leather Goods Industry. E l’Italia ha un ruolo da protagonista quale destinazione dell’export di pelli grezze, semilavorate e finite ma anche nell’importazione. Ecco una serie di dati e analisi, distinte secondo capi di bestiame e tipologia di lavorazione.

L’export della concia britannica

Il valore totale dell’export britannico ha avuto un incremento del 14,56% rispetto al 2021 e ha quasi raggiunto il valore pre-Covid di 234,68 milioni di sterline del 2019. L’exploit è stato possibile, nonostante i cali di materia prima e semilavorati, grazie all’aumento della domanda di pelli finite, con volumi export in crescita del 12,72% e valori del 41,02%. Le importazioni hanno mostrato un andamento simile: +17,69% su base annua a 146,92 milioni di sterline, superando i livelli del 2019 (129,26 milioni di sterline). L’import di pelli semilavorate è aumentato notevolmente sia in valore che in volume. Le importazioni di pelli finite, al contempo, sono aumentate in valore ma sono diminuite in volume, forse suggerendo un aumento del prezzo unitario delle pelli finite bilanciato dal calo della domanda. Da segnalare anche un calo significativo delle importazioni di materie prime, in gran parte legate alle pelli bovine: -70,73% e -55,60% rispettivamente in valore e volume.

 

 

I mercati di riferimento

Italia e Cina nel 2022 sono stati di gran lunga i mercati più importanti. Insieme rappresentano la destinazione di oltre il 78% delle esportazioni di bovine, seppure in lieve calo rispetto al 2021 (quando valevano una quota pari all’81%). La Cina e la Turchia sono le maggiori destinazioni di esportazione per le pelli ovine, assorbendo quasi l’84% delle esportazioni in valore. Nello specifico mentre i volumi delle pelli ovine sono rimasti sostanzialmente invariati, il valore delle esportazioni è cresciuto del 16,70%, una variazione molto positiva per un mercato in difficoltà. L’import inglese di pelle ha l’Irlanda e l’Irlanda del Nord quali principali fonti di materie prime bovine, rappresentando l’82,69% del valore delle importazioni totali, sebbene in calo rispetto a oltre il 96% nel 2021.

Dossier pelli finite

Complessivamente, il valore e il volume delle esportazioni di pelli finite nel Regno Unito nel 2022 sono aumentati del 41,02% e 12,72%, rispettivamente, rispetto al 2021. Sono stati osservati incrementi nei valori e nei volumi delle esportazioni per tutti i pellami finiti, ad eccezione della pelle scamosciata, aumentata di valore ma diminuita di volume. L’Italia e la Germania sono la principale origine di pelli finite nel Regno Unito. L’Italia è diventata la prima nazione esportatrice in UK in assoluto per la pelle conciata di alta qualità e scamosciata. (aa)

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