La concia investe: per Masoni nuovo stabilimento a Castelfranco

La concia investe: per Masoni nuovo stabilimento a Castelfranco

“Faremo il 35% di pelle in più”. Fabrizio Masoni (a sinistra nella foto), titolare dell’omonimo gruppo conciario toscano, sintetizza così l’investimento nella costruzione di un nuovo stabilimento produttivo a Castelfranco di Sotto. È il terzo per Masoni Industria Conciaria che da fine 2019 è partecipata (con una quota di minoranza) da LVMH Métiers d’Art. Il nuovo stabilimento si aggiunge alla sede di Santa Croce sull’Arno e alla struttura inaugurata nel 2018 sempre a Castelfranco. Masoni stima di chiudere il 2022 con un fatturato di 50 milioni di euro, in crescita rispetto ai 40 del 2021.

Nuovo stabilimento per Masoni

La nuova struttura, “quasi un’altra conceria” dice Masoni, si svilupperà su una superficie di 4.000 metri quadrati. Permetterà un incremento di produzione (a pieno regime) pari a 35.000 metri quadri di pelli al mese e ha richiesto un investimento di 9 milioni di euro. L’inaugurazione è prevista per la fine del terzo trimestre 2023 e porterà all’assunzione di almeno 20 addetti. Questi ultimi si aggiungeranno ai 71 (tra dipendenti e consulenti) che rappresentano l’attuale forza lavoro della conceria toscana.

 

 

Investire nella filiera

“Il nostro obiettivo è, tra gli altri, quello di investire nel rafforzamento della nostra filiera, diventandone anche comproprietari”, dice Masoni. Il riferimento è ad altre operazioni in programma simili a quella portata a termine alla fine di luglio. In altre parole, l’ingresso di Masoni con una quota di minoranza nel capitale di Ulivieri & Nardi (Castelfranco di Sotto), specialista nella trasformazione artigianale delle pelle allo stadio del wet blue. Un’operazione che, letta oggi, spiega la necessità di investire in una nuova struttura produttiva.

Tecnologia green 4.0

“I nuovi 4.000 metri quadri – si legge in una nota – prevedono l’utilizzo di energie rinnovabili grazie anche all’installazione di un impianto fotovoltaico da 100 kW”. Un altro fronte green riguarda “l’importante riduzione del consumo idrico tramite un sistema di riciclo e recupero delle acque reflue derivanti dal ciclo produttivo. Anche in questa sede, il processo artigianale della concia sarà coadiuvato da una tecnologia 4.0 in grado di monitorare il percorso produttivo in ogni momento”.

Un film per i 20 anni

I lavori per il terzo stabilimento, per Masoni, coincidono con i festeggiamenti per i 20 anni di attività che saranno celebrati il 16 novembre in due modi. Primo: con la proiezione di un docufilm dal titolo “From Raw to Wow. Una storia d’amore”, scritto e diretto da David Lopardo. Secondo: con un’installazione artistica all’interno della sede della conceria a Santa Croce a cura dell’artista Felice Limosani.

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