L’endorsement di Carlo, l’oltraggio di Stella, la Cina per Testoni

L’endorsement di Carlo, l’oltraggio di Stella, la Cina per Testoni

Anche nella filiera della pelle, questa settimana, tiene banco il dibattito ambientale di COP26. Da Glasgow, infatti, planano una notizia (molto) buona e una (drammaticamente) cattiva. La prima vede come protagonista il Principe Carlo d’Inghilterra. La seconda, l’ossessivo oltranzismo animalveg di Stella McCartney. Ma l’attualità ci ha offerto anche altro. Per esempio, l’operazione finanziaria che ha coinvolto il brand calzaturiero Amedeo Testoni. Ma anche una raffica di notizia che riguardano Chanel.

L’endorsement di Carlo

Galeotta è stata una borsa di Mulberry. Il Principe Carlo l’ha vista a Glasgow, durante COP26, e ne ha chiesto vita, morte e miracoli al CEO della griffe britannica. Capendo il valore intrinsecamente green del materiale, si è augurato che “la gente conosca il valore” della pelle prodotta eticamente secondo i principi “dell’economia circolare”.
Leggi qui gli approfondimenti:
https://www.laconceria.it/sostenibilita/cop26-tra-impegni-e-allarmi-il-motto-e-god-save-the-leather/
https://www.laconceria.it/sostenibilita/cop26-unic-firma-il-leather-manifesto-credete-nella-pelle/

L’oltraggio di Stella
Peccato che nei giorni successivi, sempre a Glasgow, è andata in scena una mostra di Stella McCartney. Evento durante il quale la stilista ha lanciato un’agghiacciante petizione per porre fine all’uso di pelle e pelliccia nella moda. Ogni altro commento è superfluo. Come consolazione, perlomeno arriva Il Sole 24 Ore, che dedica alla pelle italiana un articolo che ne valorizza la dimensione d’eccellenza.
Leggi qui l’approfondimento:
https://www.laconceria.it/sostenibilita/e-ora-di-finirla-stella-mccartney-strumentalizza-cop26-contro-la-pelle/
https://www.laconceria.it/conceria/concia-italiana-simbolo-del-made-in-italy-scrive-il-sole-24-ore/

L’attualità di Chanel

Chanel fa notizia. Un giorno alza di nuovo i prezzi delle sue borse più iconiche. Quello successivo annuncia che la domanda per i suoi accessori è talmente alta che la produzione, attualmente, non le tiene il passo.
Leggi qui gli approfondimenti:
https://www.laconceria.it/lusso/chanel-il-problema-non-e-la-produzione-ma-la-domanda-troppo-alta/
https://www.laconceria.it/lusso/detto-e-fatto-chanel-aumenta-ancora-i-prezzi-delle-sue-borse/

La Cina per Testoni
Amedeo Testoni era di proprietà cinese già da tre anni. Ora ha cambiato casa, rimanendo a Pechino e passando sotto l’ombrello di Viva China, cioè il maggior azionista del gruppo cinese Li Ning.
Leggi qui l’approfondimento:
https://www.laconceria.it/finanza/amedeo-testoni-passa-al-gruppo-li-ning-in-un-deal-da-55-milioni/

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