La tortura della goccia alla quale Hermès non intende cedere

La tortura della goccia alla quale Hermès non intende cedere

Ci risiamo. PETA è partita lancia in resta contro Hermès. O meglio, contro l’uso che la griffe francese fa delle pelli esotiche. L’organizzazione radical-veg per l’occasione ha rispolverato uno dei suoi cavalli di battaglia: il sit-in (in déshabillé) delle militanti davanti alle vetrine delle boutique. Le scenate (in foto) dei primi di settembre fanno seguito a una campagna online di “sensibilizzazione”. PETA, si sa, fa pressione per i suoi interessi. Per fortuna Hermès non intende cedere. E, anzi, HCP, il gruppo delle esotiche che controlla, come vi raccontiamo nel numero 9 del magazine La Conceria in distribuzione, con la sua Louisiane continua a investire.

 

 

Hermès non intende cedere

Sono anni che PETA ha messo sotto torchio la griffe francese. Con le denunce online e le manifestazioni in strada. Ma anche “insinuandosi” nell’assemblea degli azionisti, dopo l’acquisto della quota minima richiesta per intervenire durante gli incontri della società. Fin qui la griffe francese non si è lasciata condizionare. Hermès, a differenza di altri concorrenti dell’alto di gamma, controlla la filiera. Ed è proprio di questo che parliamo sul numero in distribuzione de La Conceria. Louisiane è uno dei protagonisti della pelle esotica per la moda: dal quartier generale milanese ci raccontano dello scenario di mercato e, soprattutto, del senso degli investimenti in corso in Toscana.

Foto da PETA

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