L’opportunismo di PETA: approfitta di CRV per infiltrarsi nei brand

L'opportunismo di PETA: approfitta di CRV per infiltrarsi nei brand

Lo sappiamo, scrivendone facciamo il loro gioco. Dovremmo rispondere col silenzio. Ma bisogna conoscere il proprio avversario per poterlo battere, recita l’adagio. Quindi è bene mettere a fuoco l’opportunismo di PETA. L’associazione vegan-chic non solo mal tollera che l’epidemia di Coronavirus metta in ombra le sue battaglie. Ma, anzi, ne approfitta per i propri comodi. PETA annuncia di aver comprato azioni di gruppi del lusso, a cominciare di Kering (la casa madre di Gucci e Balenciaga, per intenderci), e della moda premium. E aizza ancora il suo pubblico contro Levi’s.

L’opportunismo di PETA

Come vantano loro stessi, “PETA ha approfittato del crollo del mercato azionario causato dall’epidemia di Covid-19 per comprare le azioni di due dozzine di marchi di moda”. Tra i fortunati, si fa per dire, ci sono Kering, dicevamo, ma anche Burberry, Ralph Lauren e Guess. Non è la prima volta che l’associazione fa una cosa del genere. Anzi, ormai è una strategia rodata: compra lo stock minimo per partecipare all’assemblea degli azionisti, così da portare la propria propaganda all’interno dei brand. Negli ultimi anni lo ha già fatto con Prada, Hermès e Farfetch, ad esempio. Ora, dicevamo, PETA approfitta (parole loro: “take advantage”) dei riflessi borsistici di un’epidemia dai gravissimi risvolti sanitari e sociali per i propri fini. Contenti loro.

Non c’è tregua per Levi’s

A tal proposito, PETA ha un pacchetto di azioni anche di Levi’s. E proprio al brand statunitense del denim l’organizzazione ha rivolto un comunicato stampa dai toni vagamente minatori. È da almeno un anno che PETA insiste affinché Levi’s rinunci all’uso della pelle, a partire da quella usata per le etichette dei jeans. Il marchio tanto amato dai cowboy metropolitani, fin qui, non ha raccolto l’invito (e speriamo non lo faccia mai). Dov’è la minaccia? A breve si terrà l’assemblea dei soci e gli animalisti tuonano: “Levi’s se la dovrà vedere con noi”. Insomma, anche in piena tempesta Coronavirus, PETA non concede la tregua a nessuno.

Immagine Shutterstock

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