Napoli, Fondazione De Chiara De Maio a marzo riparte dalla donna

Napoli, Fondazione De Chiara De Maio a marzo riparte dalla donna

Una mostra per celebrare la figura della donna nell’arte, con sedici capolavori di epoche diverse. Una data, sabato 20 marzo, segnata in agenda con l’augurio che possa essere quella dell’inaugurazione (e della ripartenza). La possibilità, al momento molto concreta, che l’iniziativa si arricchisca del ritratto di Patti Smith realizzato da Joan Baez e che, se le condizioni di viaggio lo consentono, all’inaugurazione partecipi la stessa cantautrice statunitense. La Fondazione De Chiara De Maio dà appuntamento a Napoli con la mostra “Monne e Madonne – Il corpo e le virtù femminili”, che sarà allestita presso le cappelle Pontano e del Santissimo Salvatore (polo culturale della Pietrasanta). La mostra avrebbe dovuto aprire al pubblico lo scorso novembre, ma a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia si è dovuto posticipare. “Speriamo che a marzo si possa inaugurare – spiega Diodato De Maio, presidente della fondazione e titolare della conceria DMD Solofra –. Vorrebbe dire anche riprendere tutte le attività della fondazione, presentata nel 2020, che abbiamo dovuto congelare per la pandemia”.

Fondazione De Chiara De Maio

Curatore della mostra è lo storico dell’arte Vincenzo De Luca. “I termini monna e madonna sono strettamente legati – si legge nel catalogo –. Madonna è un titolo d’onore che si usava dal Medioevo in poi parlando di una donna tra le classi più abbienti. L’etimologia è Mia Donna. Monna è una contrazione. Monna e Madonna diventano nella mostra il desiderio di recuperare lo sforzo dei pittori di esaltare della donna l’armonia fisica o la forza dei sentimenti”. Della rassegna, dicevamo, fanno parte sedici opere, otto centrate sul tema delle virtù femminili, altrettante su quello della bellezza. Si spazia dall’arte del Cinquecento a quella contemporanea, come la rivisitazione della Monnalisa di Botero. Torna a Napoli dopo duecento anni di esilio il Martirio di Sant’Orsola di Filippo Vitale e Pacecco de Rosa. Sono in catalogo anche statue lignee di Madonne del Sei e Settecento, tra cui una abbigliata in pelle dagli studenti del liceo artistico Caravaggio di San Gennaro Vesuviano. L’ambizione, ora, è arricchire la rassegna con la partecipazione di Joan Baez.

I partner

Tra i partner di “Monne e Madonne” ci sono le amministrazioni comunali di Napoli, Solofra e Montoro, la provincia di Avellino e la regione Campania. Non solo: collaborano alla realizzazione della mostra, tra gli altri, il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, UNIC – Concerie Italiane e il MiBACT.

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