Lineapelle e le altre: le fiere in presenza scaldano i motori

Da Pitti a Lineapelle, le fiere in presenza scaldano i motori

Il calendario degli eventi prende forma. Le fiere in presenza scaldano i motori, pur mantenendo attiva la dimensione ibrida (fisica + digitale) sperimentata nel 2020 causa Covid. Un ritorno atteso e necessario per il mercato che da Pitti, apripista il 30 giugno, si allungherà a tutti gli eventi in agenda dopo le ferie, a partire da Lineapelle, in programma a Fieramilano Rho dal 22 al 24 settembre. Di problematiche organizzative e aspettative fieristiche si è discusso ieri durante un meeting organizzato dalla piattaforma specializzata GRS ExpoNetwork.

Le fiere in presenza scaldano i motori

All’incontro erano presenti, oltre a Ernico Zannini (direttore di Cosmoprof), Fulvia Bacchi (CEO di Lineapelle) e Raffaello Napoleone (amministratore delegato di Pitti). L’input era molto semplice: “Il 15 giugno 2021 è la data della riapertura delle fiere. Un momento storico importante, che avviene dopo il più difficile è complesso percorso evolutivo del sistema fieristico mondiale”. Covid, infatti, spiega GRS, ha catapultato il sistema fieristico internazionale dal suo anno record (2019) a uno sprofondo (quello del 2020) che richiederà tempo per essere riequilibrato (“Almeno tre anni”, dice Napoleone). Valutando, quindi, come cambierà la gestione dei budget a medio termine dei target di riferimento degli eventi, la survey di GRS ExpoNetwork è giunta a una conclusione interessante. In altre parole: la stragrande maggioranza di espositori e visitatori si divide tra chi ritiene che le fiere manterranno la loro importanza e chi sostiene che ne avranno di più.

 

 

La sfida di Lineapelle

“Siamo partiti da tre settimane – spiega Fulvia Bacchi -, finora, abbiamo avuto oltre 400 adesioni. Lo riteniamo un segnale importante, anche perché quello che ci sentiamo ripetere è che Lineapelle è mancata. Questo perché la nostra fiera serve fisicamente per sviluppare la ricerca di materiali destinati a tutta l’industria della manifattura della moda, del design, dell’automotive”. Ecco, allora, la sfida: “Abbiamo scelto, come lo scorso settembre, una formula molto semplificata, con stand unificati e soluzioni per garantire la massima sicurezza. Inevitabilmente, non ci saranno i molti visitatori stranieri, a partire dagli asiatici. Con loro, però, non abbiamo mai interrotto il rapporto grazie a una serie continua di iniziative in remoto. La sfida principale, però, è capire cosa offrire in futuro come evento espositivo: perché Lineapelle dovrà essere più di una fiera e arricchirsi di contenuti. Il digitale è complementare, ma non sostituirà l’esperienza fieristica del futuro”.

La scelta di Pitti

Nel frattempo, Pitti ha scelto Thebe Magugu (27enne designer sudafricano vincitore del Premio LVMH) come special guest della sua 100esima edizione. La quale, cronologicamente, rappresenta l’evento di riavvio di tutto il sistema fieristico fashion, aprendo il 30 giugno. “I tempi organizzativi sono stati molto stretti da quando il governo ha deciso di riaprire fiere e congressi – conclude Napoleone -. Siamo abbastanza avanti con le adesioni. Notiamo che la problematica più sentita è quella della sicurezza, nonostante l’avanzamento delle campagne vaccinali”. Il ritorno in presenza è avviato, dunque. Le aspettative sono caute (in generale), ma la sola possibilità di rimettere in moto il meccanismo fieristico rappresenta, indubbiamente, un fronte di positività.

Nell’immagine: Lineapelle, settembre 2020

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