Il Salone torna al pre-Covid: “La nidification non è una bolla”

Il Salone torna al pre-Covid: “La nidification non è una bolla”

“L’interesse verso la casa non è una bolla. La casa è diventata una linea di business anche per chi non se ne è mai occupato prima”. Lo afferma Maria Porro, 39 anni, presidente del Salone del Mobile di Milano, nonché manager dell’azienda di famiglia Porro. Un interesse che mostrerà tutta la sua forza nell’edizione numero 61, in programma dal 18 al 23 aprile a Fieramilano Rho. In città, negli stessi giorni, ci sarà il Fuorisalone (17-23) e altre iniziative collaterali racchiuse nell’ambito della Milano Design Week.

Duemila espositori

Dopo 4 anni, il Salone del Mobile torna nella sua veste prepandemica. Si svolge infatti ad aprile, nella sua collocazione e organizzazione tradizionale. Verrà inaugurato dalla premier Giorgia Meloni. Confermati i circa 2.000 espositori dell’edizione passata. Mentre è attesa una maggiore presenza di visitatori rispetto allo scorso anno, con una provenienza piuttosto estesa con USA e Cina ai primi posti dopo l’Italia.

 

 

I numeri del settore

Federlegno Arredo ha diffuso i dati definitivi del settore per il 2022. Il fatturato alla produzione è stato di 56,5 miliardi di euro, +12,6% rispetto al 2021. L’export è cresciuto del 13,3% e vale 21 miliardi, pari al 37% del fatturato totale. La filiera è composta da 68.000 imprese e dà lavoro a 298.000 addetti “riuscendo a mantenere, se non addirittura incrementare, i livelli occupazionali” afferma il centro studi dell’associazione. Lo riporta e-duesse.it. Per il 2023 il presidente Feltrin prevede un +5% per l’arredo e una “sana decrescita” del 3% per il legno.

“Non è una bolla”

Maria Porro confida che questa edizione, finalmente priva di restrizioni, sia quella del rilancio, con un incremento delle presenze. Per poi poter aumentare anche quello degli espositori, in particolare delle PMI rimaste fuori. Il Salone del Mobile dovrà anche confermare il crescente interesse verso la casa. Un interesse scoppiato con i lockdown degli anni scorsi. “L’interesse verso la casa non è una bolla” conferma Maria Porro a 7 del Corriere della Sera. La stessa imprenditrice comasca evidenzia l’aumento degli account social dedicati all’interior design. E come la casa sia “diventata una linea di business anche per chi non se ne è mai occupato prima. Ma occhio al designwashing” ammonisce. Porro indica l’outdoor come un trend molto forte. “La casa è ovunque, anche fuori. È stata la più grande lezione della pandemia” ha chiuso l’imprenditrice comasca. (mv)

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