Qualcuno dice che l’avvio del Liceo del Made in Italy è un flop

Qualcuno dice che l’avvio del Liceo del Made in Italy è un flop

Sono 120 gli istituti scolastici che proporranno per il prossimo anno scolastico il Liceo del Made in Italy. Paola Frassineti, sottosegretario all’Istruzione che ha divulgato il numero delle adesioni, ritiene il numero delle adesioni al nuovo percorso di studi “soddisfacente”. Secondo altri, invece, il risultato è un flop. Il Liceo del Made in Italy fa parte dell’insieme di iniziative che il Governo ha messo in campo (in questo caso dalla prospettiva della formazione) a sostegno della manifattura italiana d’eccellenza.

Le adesioni al Liceo del Made in Italy

C’era tempo fino al 18 gennaio (scadenza poi prorogata al 23 dello stesso mese) per attivare il nuovo corso di studi. Nell’anno scolastico 24/25, riepiloga il Sole 24 Ore, 120 istituti (di quelli che già offrivano l’opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane), previo accordo con l’Ufficio scolastico regionale, partiranno in via sperimentale con il Liceo del Made in Italy. Dal 23 gennaio, poi, gli studenti potranno cominciare a iscriversi. “Il risultato dell’attivazione di 120 indirizzi di Liceo del Made in Italy è più che soddisfacente – sono le parole di Frassinetti –, in considerazione anche del poco tempo a disposizione. Le potenzialità del made in Italy sono straordinarie e imparare a comprenderle è una prospettiva importante per il futuro dei nostri giovani”.

 

 

Qualcuno dice che è un flop

Scorrendo la cronaca locale, emerge in che modo i tempi stretti non hanno aiutato una più ampia attivazione dell’indirizzo. In Veneto hanno aderito solo 3 istituti, mentre la giunta del Trentino ha rinviato l’iniziativa all’anno scolastico 25/26, in attesa di più chiare indicazioni. Nel Lazio, seconda regione per adesioni con 13 licei del Made in Italy al varo, non nascondono le perplessità. Franca Ida Rossi, preside del liceo Colonna di Roma, al CorrSera ammette che una certa confusione sul piano di studi ha spinto il suo istituto non attivare (almeno per il momento) l’indirizzo. La questione ha una connotazione politica, of course. E così si spiega l’ostilità del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla proposta. Il contesto nel suo insieme spinge qualcuno, come lo HuffPost, a dire che la partenza del Liceo del Made in Italy è un flop. Ora si aspettano le reazioni dei diretti interessati: gli studenti.

Foto da Shutterstock

 

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