Urso e Pilotti: il Made in Italy è un Superbrand, diamogli futuro

Urso e Pilotti: il Made in Italy è un Superbrand, diamogli futuro

Una giornata di formazione per ispirare i giovani all’arte creativa del Made in Italy e alla forza trainante del suo essere un Superbrand. L’ha organizzata Confindustria Moda in collaborazione con IED Roma. Si è svolta presso la sede della fashion school e in apertura, ha accolto gli interventi del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e di Annarita Pilotti, Presidente Confindustria Moda.

Il Made in Italy è un Superbrand

“Oggi il Made in Italy è a tutti gli effetti un Superbrand – dice Urso -, la migliore etichetta che si possa apporre su abbigliamento, moda, ma anche sui prodotti alimentari e d’arredo. Tre comparti significativi delle nostre esportazioni che valgono 420 miliardi di euro. Ma, soprattutto, tre mondi che trainano l’immagine del nostro Paese e lo rendono attrattivo per i turisti internazionali. Proprio in occasione di questa giornata, è importante sottolineare l’aspetto formativo alla base del Made in Italy e la necessità di aprire alle nuove generazioni, perché mancano competenze. Questo Superbrand è a tutti gli effetti l’unione di competitività e innovazione, per dare vita a prodotti unici nel loro genere”.

 

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Un modernissimo saper fare

“Siamo felici di aver potuto realizzare questo evento in una scuola – commenta Pilotti – perché è il luogo migliore per trasmettere la cultura e il valore del Made in Italy e del suo modernissimo saper fare. La nostra filiera è formata da circa 11.000 imprese per un fatturato di circa 33 miliardi e abbiamo bisogno di giovani che abbiano voglia di lavorare. Per questo la formazione è importantissima per le nostre imprese. Sono circa 40 i profili professionali ricercati dall’industria della moda e dell’accessorio, e prevediamo fino a 94.000 assunzioni entro il 2026. Non solo profili professionali classici, ma anche esperti di e-commerce e di intelligenza artificiale“.

“Imbocchiamo insieme la strada del futuro”

La sostenibilità, le produzioni circolari e il recupero delle materie prime sono tematiche che stanno a cuore alla nostra filiera e su questo i giovani sono più sensibili di noi e noi vogliamo avvicinarli alle nostre aziende. La nostra sfida come industria rimane quella di dare dignità al lavoro tecnico. Una dignità che si lega con la creatività. Vogliamo che eventi come quello di oggi siano un ponte concreto fra mondo della scuola e mondo del lavoro. La nostra esperienza si deve confrontare con la vostra visione, per imboccare insieme la strada del futuro”.

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