Accessori di successo: Margot mette gli 80 milioni nel mirino

Accessori di successo: Margot mette gli 80 milioni nel mirino

Numeri sempre più in alto per il gruppo Margot, holding italiana specializzata nella creazione di accessori in metallo per abbigliamento, pelletteria e calzatura. Nel 2022 il fatturato ha toccato quota 50 milioni di euro e per il 2023 l’obiettivo è chiudere a 80 milioni. Dati illustrati da Marco Vecellio, CEO di Margot, durante un evento a Castelbrando sulle colline trevigiane (come scrive Il Sole 24 Ore), dedicato ai 240 collaboratori del gruppo.

Siamo una massa d’energia

Numeri di rilievo e prospettive di crescita possibili grazie anche al fattore umano. “Chi acquista una borsa dovrebbe percepire la vostra dedizione, il vostro entusiasmo –afferma Vecellio –. In passato, nella moda, la cultura del lavoro stava nella competizione, nelle lotte sindacali, nelle trattative feroci. Oggi un’azienda come la nostra non è più un insieme di singoli, ma un tutt’uno ed è esattamente così che viene percepita nel mercato. Una massa d’energia, ordinata e irremovibile. La chiave del successo non sta più nel ruolo che ricopre ognuno di noi, ma in come veniamo percepiti nel nostro insieme”.

30 milioni di pezzi

Dal 2019 il gruppo Margot è controllato dal fondo MCP (Mindful Capital Partners). Ne fanno parte Eurmoda, ABC Morini, Simel 2.0 e Venetie. In totale: 8 stabilimenti operativi tra Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e dove si producono 30 milioni di pezzi all’anno.

Eccellenze italiane

“Abbiamo investito in un settore fatto di eccellenze italiane che non hanno eguali nel mondo – ha ricordato Andrea Tuccio, managing partner di MCP -. Una filiera in via di consolidamento sempre più in grado di dialogare con successo con i grandi brand del lusso”.

Margot mette gli 80 milioni nel mirino

L’aumento del fatturato previsto per il 2023 dovrà passare anche da nuove acquisizioni. La ricerca è orientata su realtà attive nella produzione di materiali innovativi per la filiera, ma anche su partnership commerciali ad ampio raggio. “Valutiamo solo quelle acquisizioni che forniscono entusiasmo ed energia – ha precisato Vecellio – non quelle che ne assorbono”.

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